Vacanze, evviva le vacanze! Esclamazione comune in questo periodo. Per molte persone sono giorni di spensieratezza e relax. Salvo coloro che continuano a lavorare pure ad agosto o per chi i problemi della vita rendono difficile vivere con serenità questi giorni. A tal proposito volevo concentrarmi su tutte quelle persone con esigenze “speciali” che vogliono anche loro godersi una vacanza. Parlo delle persone con disabilità.
Facciamo alcune premesse.
In questo folto gruppo di persone ci sono diverse tipologie di disabilità ed esigenze “speciali”. Oltre le persone con disabilità motorie, quindi in carrozzina, ci sono persone cieche o ipovedenti, o persone sorde o ipoudenti. Non dimentichiamoci le persone con deficit cognitivo o comportamentale. E poi persone con particolari esigenze alimentari ma anche anziani, donne incinta o con passeggini. Insomma, il turismo accessibile è più ampio di ciò che si pensi. Da considerare anche che spesso le persone con disabilità viaggiano con accompagnatori e questo incrementa il numero dei turisti da dover accogliere.
In Italia come stiamo messi per questo mercato turistico? È in fase di miglioramento. Decisamente. Le offerte si sono moltiplicate e molte di esse sono di ottimo livello. Porto ad esempio il Kikki Village di Modica (RG) in Sicilia, perfettamente attrezzato per persone con disabilità. Come lo è il Village Florenz a Comacchio (FE) in Emila – Romagna. Anche le mete più classiche e affollate dell’estate si sono rese accessibili. Un bell’esempio è il Bagno Giulia, sempre in Emilia Romagna a Riccione. O dalla parte opposta, a Follonica (GR) in Toscana c’è, il Tangram. Caratteristica di questi bagni, ma anche dei villaggi citati, è che non solo non hanno barriere architettoniche ma il personale è preparato e aiuta queste persone a vivere al meglio la propria vacanze. Sono forniti anche di sedie Job con cui si può facilmente far provare l’ebrezza di un bagno al mare a persone che non possono muoversi senza carrozzina. A Catanzaro si va pure oltre con nuove tecnologie presso il Valentino Beach Club che utilizza sistema Seatrac, una passerella realizzata dai greci della Tobea la cui installazione è stata completata in questi giorni e che consente al disabile, o alla persona con problemi di mobilità, di essere trasportato, in autonomia, fin dentro il mare.
Ci sono dunque realtà ben attrezzate per persone con disabilità. Uno dei problemi in passato era anche la mancanza d’informazioni. Avere luoghi e strutture accessibili che non sono facilmente rintracciabili sul web diventa quasi inutile. Anche in questo ci sono stati miglioramenti con la creazione di siti appositi, tipo www.diversamenteagibile.it dove, oltre la segnalazione di strutture attrezzate, ci sono racconti di persone con le stesse problematiche che creano così uno scambio d’informazioni utili e funzionali.
E per chi non vuole andare al mare? Niente paura. Ci sono esempi virtuosi anche in altri luoghi.
Ad esempio si può consultare il sito www.suedtirol.info/it/esperienze/vacanze-senza-barriere dove ci sono informazioni utili per vivere una vacanza senza barriere in Alto Adige. Oppure le città più belle del nostro Paese, anche quelle apparentemente più difficili per chi è in carrozzina, ad esempio Venezia, dove è da poco attiva una gondola perfettamente accessibile anche per chi è disabile motorio. Il progetto si chiama gondolas4all. Oppure un trimarano di 7 metri e mezzo che consente di trasportare sulle acque del Garda anche le persone con difficoltà motorie.