“È un elemento metallico noto per la resistenza alla corrosione e per il suo alto rapporto resistenza/peso. È leggero, duro, con una bassa densità. Allo stato puro è abbastanza duttile, lucido, di colore bianco metallico”: quella che avete appena letto è la descrizione del titanio fatta da Wikipedia. No, non stiamo aiutando i giovani lettori che sono stati rimandati in chimica a fare il ripasso estivo. L’idea piuttosto è quella di descrivere al meglio la caratteristica che maggiormente distingue la Icona Vulcano Titanium: la sua carrozzeria fatta in titanio, per l’appunto.
Icona è un marchio fondato a Torino con sede a Shanghai e vende questo modello unico all’esorbitante prezzo di 2.5 milioni di euro: tantissimi, ma in parte giustificati dalla lavorazione dei lamierati, modellati a mano in un processo che richiede oltre 10.000 ore di lavoro. Avevamo conosciuto la Vulcano nel 2013, quando era stata presentata sotto forma di concept-car proprio al Salone di Shanghai: all’epoca aveva una carrozzeria in alluminio e compositi. Nel 2015 invece Icona ha presentato al Pebble Beach Concours d’Elegance la versione in titanio che vedete in foto, ora in vendita.
Nonostante le origini italiane ed il passaporto cinese, sotto al cofano della Vulcano batte un V8 americano, quello da 6.2 litri con compressore volumetrico della Chevrolet Corvette ZR1 C6: è installato in posizione anteriore-centrale ed eroga 670 CV di potenza e 840 Nm di coppia motrice, abbastanza per catapultare l’auto da zero a cento all’ora in 2.8 secondi e spingerla fino a oltre 350 km/h di velocità massima. Numeri messi a terra attraverso cerchi in lega da 20” all’avantreno e da 21” al retrotreno – a cui è peraltro affidata la trazione – gommati con pneumatici Pirelli P Zero. Il sistema frenante prevede invece pinze Brembo con 6 pompanti davanti e 4 dietro, pronte a mordere dischi in carboceramica.
L’interno della vettura è prevalentemente realizzato in fibra di carbonio – così come lo scheletro dei sedili, prodotti da Sabelt – con finiture in pelle by Poltrona Frau ed Alcantara. Il cruscotto si avvale di un pannello da 12.3 pollici che sostituisce i tradizionali strumenti analogici, mentre in plancia è montato uno schermo touch con dimensioni “simil-tablet” da cui è possibile comandare il sistema infotelematico di bordo; al di sotto di quest’ultimo sono peraltro presenti interruttori dal look aeronautico. Chi si trovasse nei pressi di Oxford nei primi 3 giorni di settembre potrà osservare questa “titanica” Vulcano dal vivo presso il Salon Privé Concours d’Elégance: potrebbe essere l’ultima occasione prima che finisca nel garage di qualche ricco collezionista.