Tra i primi ci sono stati Riccione, Morazzone (Varese), Thiene (Vicenza), San Donà di Piave (Venezia), Vigevano (Pavia), Zanica (Bergamo), Merate (Lecco) e Calalzo di Cadore (Belluno), che dal 2011 ha affidato la raccolta coattiva dei crediti insoluti alla Comunità montana Valbelluna, che già gestiva la riscossione delle tasse ordinarie. Il risparmio dichiarato dall’amministrazione comunale è di 26mila euro l’anno. Tra i pionieri anche il Comune di Oristano. Solo un anno dopo il cambio, il risparmio ottenuto con la riscossione diretta era calcolato in un milione e mezzo di euro, con un aumento di 650mila euro nel gettito derivante dall’Ici e di 600mila euro per la Tarsu. L’ultimo bilancio sul recupero dell’evasione è quello del 2015: “Per quanto riguarda l’Imu – ha sottolineato il sindaco Guido Tendas – è stata registrata una maggiore entrata di 750mila euro”.

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