“L’Italia è il bengodi dei delinquenti stranieri. E a me dà fastidio essere lo zimbello, andare in Marocco e sentirmi dire che i marocchini in Marocco non sgarrano di un millimetro mentre da noi fanno quello che vogliono e idem in Romania”. Sono le parole del leader della Lega, Matteo Salvini, intervenuto ai microfoni di “Ma cos’è questa estate” (Radio24) su criminalità e sicurezza. “Spesso e volentieri” – spiega – “ci sono i ‘migranti del crimine’. Dalla Romania, dal Marocco, dall’Est Europa vengono in Italia a rubare, a spacciare, a rapinare, a fare furti, sui camion, perché sanno che difficilmente li beccano e se poi ti beccano difficilmente finisci in galera. Bisognerebbe far tornare ad avere un po’ di paura ai criminali”. E aggiunge: “Questi delinquenti devono sapere che, se finisci in carcere non finisci in un hotel a tre stelle con il tv color e la palestrina, dove puoi sceglierti il menu a seconda della tua simpatia, ma devi lavorare per ripagare la collettività del danno che hai fatto. Domandatevi il perché da molti Paesi stranieri le polizie locali, io ne ho conosciuti di funzionari di polizia sia nord africani che est europei, ci dicono: ‘La colpa è vostra. Siete voi che attirate come calamite il peggio della nostra gente perché da voi si sentono sicuri di poter fare e disfare quello che vogliono'”. Stoccata anche al ministro Alfano: “Se lui si vanta di espellere 42 soggetti pericolosi e nello stesso tempo ne sono sbarcati 130mila, a parte le concessioni passate ai cosiddetti centri culturali islamici, a cosa serve? Continuare a far sbarcare decine di migliaia di clandestini che non sono riconosciuti come profughi, senza alcun tipo di controllo, non è saggio, anche perché ogni barcone arricchisce il terrorismo islamico e questo è certificato”
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