Cultura

Morto Ernst Nolte, storico revisionista. Disse: “Hitler reazione alla minaccia sovietica, la Shoah effetto dei delitti del bolscevismo”

Si è spento a 93 anni in una clinica di Berlino dopo una breve malattia. Aveva incentrato i suoi studi sui totalitarismi del Novecento. Suscitò polemiche un suo articolo del 1986 sulle cause dell'Olocausto

di F. Q.

Dopo una breve malattia è morto Ernst Nolte. Celebre filosofo e storico tedesco, si è spento a 93 anni in una clinica di Berlino, secondo quanto ha reso noto la sua famiglia all’agenzia stampa locale Dpa. Docente all’Università Libera di Berlino, dove era professore emerito, Nolte aveva provocato trent’anni fa reazioni indignate in tutto il mondo con la controversa tesi che Adolf Hitler e il regime nazista fossero una reazione alla “minaccia esistenziale” che rappresentava per la Germania la Rivoluzione bolscevica. Considerato come il “padre del revisionismo“, di idee conservatrici e patriottiche, le pubblicazioni di Nolte hanno provocato ampi dibattiti tra gli storici e gli intellettuali di livello mondiale.

Nato a Witten l’11 gennaio del 1923, allievo di Heidegger, ha incentrato i suoi studi sui totalitarismi del Novecento, pubblicando anche La guerra civile europea 1917-1945. Nazionalsocialismo e bolscevismo analizzando le due guerre mondiali come un unico conflitto senza fine, un trentennio ininterrotto di conflitti militari e ideologici nel Vecchio Continente che vedeva contrapposti comunismo contro fascismo. Dalla fine degli anni ’80 le sue tesi hanno ottenuto ampia risonanza diventando bersaglio di numerose polemiche e forti critiche come quando sostenne che il nazismo non doveva essere considerato come un’entità demoniaca, ma andava analizzato come un fenomeno storico, nato in contrapposizione della crisi della Repubblica di Weimar e in antitesi al comunismo sovietico. Secondo i suoi critici, la ricerca di una spiegazione si era spesso spinta, nella storiografia di Nolte, ai limiti del giustificazionismo.

Fece discutere molto l’articolo pubblicato nel 1986, Un passato che non vuole passare, dove lo storico tedesco scrisse che la Shoah era stata una conseguenza rispetto ai precedenti “delitti” del bolscevismo. Nolte rappresentava il regime sovietico come un disegno rivoluzionario universalista, sostenuto da esponenti di religione ebraica, considerati da lui come i veri protagonisti della rivoluzione d’Ottobre. E per questo motivo, secondo Nolte, i gerarchi nazisti attuarono la Soluzione Finale.

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