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Roma e Torino, stipendi: staff di Appendino costa metà di Fassino. E un terzo in meno di quello della Raggi

Il sindaco del capoluogo piemontese ha accorpato le figure di capo di gabinetto e portavoce e cancellato quella del city manager. Al Campidoglio oltre 400mila euro tra capo di gabinetto, capo della segreteria politica e portavoce

Lo staff del sindaco di Torino Chiara Appendino costa al Comune del capoluogo piemontese la metà di quello del predecessore, Piero Fassino. E costa meno anche del totale che il Campidoglio dovrà alle tre figure principali che aiuteranno il sindaco Virginia Raggi: 271mila euro per 5 persone circa contro 413mila circa che è il totale degli stipendi di capo di gabinetto, capo della segreteria politica e portavoce del primo cittadino di Roma. Le cifre esatte del budget che l’amministrazione di Torino, pubblicate dalla Stampa, arrivano dopo le polemiche incrociate tra Movimento Cinque Stelle e Partito Democratico in particolare sul compenso sul capo di gabinetto della Raggi, il magistrato Carla Romana Raineri, alla quale è stato accordato uno stipendio di 193mila euro.

In particolare lo staff del sindaco Fassino costava 557739 euro per 7 persone. Il capo di gabinetto era Alessandra Gianfrate cui spettavano 87635 euro lordi, mentre la voce più importante erano i 200mila euro lordi destinati a Gianni Giovannetti, storico portavoce di Fassino: oltre 43mila euro di stipendio, poi un’indennità di 73mila euro (non tassata), più altri 30mila di premi. La Appendino, innanzitutto, ha accorpato le figure di capo di gabinetto e portavoce, con la cancellazione del city manager o direttore generale che dir si voglia. Tutto riassunto sotto la responsabilità di Paolo Giordana, al quale andranno in totale 87mila euro lordi. Peraltro Giordana è una “risorsa interna”. Altri risparmi, aggiunge la Stampa, sono stati compiuti sugli stipendi dei collaboratori degli assessori.

Quanto al Comune di Roma, limitando il calcolo alle principali tre figure che collaboreranno con la Raggi, si arriva a 413mila euro: 100mila a Teodoro Fulgione, ex giornalista dell’Ansa che farà da portavoce del sindaco, 193mila già detti alla Raineri e altri 120mila a Salvatore Romeo, capo della segreteria politica, che è un funzionario interno al Comune ma che – come ha rilevato nei giorni scorsi il Pd – guadagnerà d’ora in poi il triplo dei soldi.

Proprio sui numeri dello staff della Raggi si era accesa la polemica con il Partito democratico. Quello della Raineri è l’emolumento più “ricco” degli ultimi 8 anni: Maurizio Basile prima e Sergio Basile poi, durante la giunta Alemanno, percepivano rispettivamente 180mila e 75mila euro l’anno, mentre Luigi Fucito, braccio destro di Ignazio Marino, si era fermato a 73mila. In questo caso tuttavia la replica del M5s è stata che Fucito era anche dipendente del Senato dove guadagnava altri 190mila euro che non uscivano dal bilancio del Campidoglio, ma che erano pur sempre pubblici. Per giunta la Raineri, magistrato, prenderà meno di quanto prenderebbe se continuasse il suo lavoro alla Corte dei Conti. L’altro raffronto è quello tra i portavoce: quello di Marino, Guido Schwarz, prendeva 79.828 euro.

Complessivamente, secondo i dati dello stesso M5s di Roma, tra staff e giunta ci sarà un risparmio rispetto alla giunta Marino di 300mila euro: 5 milioni circa contro 5,3. Un risparmio dovuto probabilmente anche dal fatto che la giunta Raggi ha 3 assessori in meno dell’amministrazione precedente.