Omaggio al carnevale a suon di samba. Non sono mancati riferimenti a celebri personaggi della storia brasiliana e alla bellezze del paese: il mare, il Pan di Zucchero e il Corcovado. La bandiera olimpica affidata al governatore di Tokyo, Yuriko Koike
Lo show andato in scena sotto la pioggia del Maracanà ha ufficialmente chiuso i Giochi di Rio 2016. Il tempio del calcio, già sede della cerimonia di apertura, ha ospitato uno spettacolo pieno di musica e colori iniziato all’una, ora italiana, sotto la minaccia del maltempo. Rio e il Brasile hanno salutato la loro Olimpiade, definita “meravigliosa” dal presidente del Cio Thomas Bach, e dato l’arrivederci a Tokyo 2020. La tradizionale allegria del popolo carioca ha pervaso immagini e coreografie in un festoso omaggio al carnevale di Rio, ovviamente scandito a suon di samba: a dettare il passo dal campo, le migliori scuole del paese.
L’entrata in scena del gruppo Cordao do Bola Preta – racconta LaPresse – ha fatto alzare e scatenare i 70mila del Maracanà. Non sono mancati omaggi e riferimenti a celebri personaggi della storia brasiliana e alla bellezze del paese: il mare, il Pan di Zucchero e il Corcovado. Luoghi che sono l’orgoglio del Brasile, lo stesso orgoglio evidenziato dal presidente del comitato organizzatore Carlos Arthur Nuzman nel suo discorso: “Le Olimpiadi sono state una grande sfida ma sono stati un grande successo. Sono orgoglioso della mia città e della mia gente”. Prima della premiazione della maratona, l’ultima gara del programma olimpico, vinta dal keniano Kipchoge, sugli schermi è passato il film dei Giochi, protagonisti ovviamente gli atleti: il suggestivo riassunto di imprese, record, emozioni che hanno segnato l’avventura a cinque cerchi di Rio.
Nel mezzo della festa, la prossima sede dei Giochi Tokyo ha avuto modo di presentarsi in maniera decisamente originale. Dopo un filmato di qualche minuto, il premier Shinzo Abe è uscito fuori da un grosso cilindro posizionato al centro dello stadio, indossando il cappello dall’eroe dei videogiochi Super Mario. Dopodiché il passaggio di testimone si è completato: la bandiera olimpica è stata affidata al governatore di Tokyo, Yuriko Koike. E’ stata anche la serata dei portabandiera: i rappresentanti delle varie nazioni hanno sfilato tutti insieme. Per l’Italia a tenere alto il vessillo tricolore e raccogliere il testimone da Federica Pellegrini, ‘madrina’ nella cerimonia di apertura, c’era Daniele Lupo, meraviglioso argento nel beach volley insieme a Paolo Nicolai.
Gli Usa hanno scelto la ginnasta Simone Biles, una delle protagoniste di questa edizione dei Giochi con il suo impressionante bottino di quattro ori e un bronzo. Anche nello show conclusivo si è fatta notare l’assenza di Pelé. ‘O Rei’, inizialmente indicato come ultimo tedoforo nello show del 5 agosto, non si è fatto vedere al Maracanà nemmeno questa sera. Sempre in tema di diserzioni, stavolta non ci sono stati i fischi che avevano accolto Michel Temer allo show inaugurale: il presidente ad interim del Brasile ha deciso di non presentarsi, con tutta probabilità per evitare un’altra contestazione. Ad animare la scatenata serata 3000 volontari e 300 ballerini: il loro lavoro ha permesso al popolo verdeoro di chiudere degnamente l’avventura dei Giochi, sullo stesso terreno di gioco dove 24 ore prima la Selecao aveva conquistato l’oro nel calcio battendo la Germania.