Pastori tedeschi, pastori belgi, pastori tedeschi, labrador e border collie. Sono i cani che hanno aiutato i soccorritori nelle operazioni di salvataggio tra le macerie dei paesi devastati dal terremoto in Centro Italia. Hanno salvato 60 persone tra Amatrice e Pescara del Tronto, ma il loro lavoro è servito trovarne altre 50 che non ce l’hanno fatta. Corpi che altrimenti sarebbero stati restituiti ai parenti molti giorni dopo, ormai irriconoscibili. Prima di essere in grado di ritrovare persone sotto il livello del terreno devono partecipare ad un addestramento di base che dura all’incirca due e anni e mezzo, poi fare esercitazioni costanti almeno due volte a settimana.
Un labrador di un anno 1 e 6 mesi è il più giovane del gruppo dei 22 cani del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas), compagine di 50 animali arrivata ad Amatrice e Pescara del Tronto. Comprende anche i cani del Corpo Forestale, della Guardia di Finanza e dei Nuclei di Protezione Civile. Altri animali all’opera sono dei nuclei cinofili di carabinieri, polizia e vigili del fuoco. Il lavoro come cani da macerie può durare 6/7 anni. Il loro impegno nelle operazioni di soccorso è legato a un premio: un pezzetto di cibo, un sonaglietto, una pallina, abbinata a una carezza del conduttore.
L’opera delle unità cinofile è fondamentale nei primi tre giorni per trovare persone o cadaveri. Dopo il loro fiuto – come dimostrano le statistiche – diventa meno affidabile, e soprattutto con l’inizio della decomposizione gli odori cambiano. Arrivano in posti dove i soccorritori metterebbero a repentaglio la propria vita, ma un terremoto per i cani risulta comunque molto faticoso, perché la polvere sottile delle macerie impedisce loro di respirare bene. Possono fiutare una persona fino a 4/5 metri sotto il terreno.
Tra i 50 cani c’è anche ‘Corto’, un labrador di 4 anni, l’unico nato ad Amatrice, il cui proprietario è un volontario del luogo. E’ stato lui a trovare un’intera famiglia morta con un bambino di 8 mesi. E ad Amatrice stanno lavorando dal primo giorno anche 7 cani del Centro Carabinieri Cinofilo di Firenze. “Ci sono anche – spiega l’appuntato scelto Lorenzo Breveglieri – tre ‘infermieri quadrupedi’ ovvero dei veterinari nel caso gli animali si ferissero. Dei 7 cani, di cui 5 pastori tedeschi: due cercano persone vive, due sangue e cadaveri, due di razza bloodhound detti molecolari, perché fiutano, grazie ad una traccia, e vengono utilizzati per prevenire lo sciacallaggio. L’ultimo cane è per l’ordine pubblico, è un po’ più aggressivo e blocca direttamente la persona, anche questo viene utilizzato contro lo sciacallaggio“.