Affermazioni “gravi, inscusabili”, “l’ultima vergogna”, uno “scempio”. Il presidente della commissione di Vigilanza Rai Roberto Fico (M5s) contro Bruno Vespa, colpevole – secondo tutto il Movimento Cinque Stelle – delle parole pronunciate durante la puntata di Porta a Porta del 24 agosto, in onda la sera del terremoto del Centro Italia. In particolare uno scambio con il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio. “‘Questa sarebbe una bella botta di ripresa per l’economia perché pensi l’edilizia che cosa non potrebbe fare”, “darà lavoro a un sacco di gente” ha detto tra l’altro Vespa. “Adesso L’Aquila è il più grande cantiere d’Europa e anche l’Emilia è un grandissimo cantiere in crescita, farà Pil” ha aggiunto il ministro Delrio. Il senso del discorso appariva quello di spingere sull’ottimismo, perché anche da un disastro come questo un territorio può ripartire e rinascere fino a produrre anche ricchezza. Uno scambio che però è risultato equivoco e ha dato origine alle polemiche.
A Fico replica direttamente Vespa: “E’ grottesco farmi dire che un terremoto produce prodotto interno lordo” replica. “Primo dovere di chi come il presidente Fico ricopre cariche istituzionali – aggiunge il conduttore della Rai – è non distorcere quanto si afferma nelle istituzioni vigilate. E’ grottesco farmi dire che un terremoto produce Pil. Nei dibattiti a Porta a Porta con esponenti del governo ed esperti del settore si è detto a più voci che un gigantesco piano di messa in sicurezza degli edifici in tutta Italia salverebbe migliaia di vite umane e darebbe un forte impulso alla ripresa economica. La pura e semplice verità”.
I Cinquestelle hanno attaccato sia il conduttore della Rai sia il ministro. Il blog di Beppe Grillo ha pubblicato un post di Dario De Falco (consigliere M5s a Pomigliano d’Arco), mentre il presidente della Vigilanza Rai Roberto Fico annuncia un’interrogazione (“l’ennesima su Vespa”): secondo lui, il conduttore di Porta a Porta “ancora una volta si dimostra non adatto al servizio pubblico. Questa volta occorre una risposta chiara e definitiva, bisogna andare fino in fondo. Affermare che il terremoto produce economia è a dir poco criminale. Affermazione grave, inscusabile”. Per Fico le parole di Vespa sono “l’ultima vergogna dopo gli scempi dell’invito dei parenti dei Casamonica e del figlio di Totò Riina“.
Vespa, Del Rio e i terremoti che «creano lavoro…» https://t.co/R6kPuPOFRu
— Beppe Grillo (@beppe_grillo) 26 agosto 2016
Contro Delrio i capigruppo M5s Stefano Lucidi e Laura Castelli, la senatrice Paola Taverna e il deputato Michele Dell’Orco: “Il ministro deve chiedere scusa”. Ma la Taverna rilancia: “Le scuse del ministro che pensa che i terremoti possano produrre Pil non sono assolutamente sufficienti. Non alzarsi dalla sedia e andarsene dopo le squallide affermazioni di Vespa, dimostra il pieno sostegno a quella scellerata affermazione. E le persone sepolte sotto le macerie, anche quelle sono un volano per l’economia? Hanno un prezzo anche loro, Delrio?”.
A difendere Vespa è Daniela Santanché che ha definito “infondate e offensive” le parole di Fico su Vespa: “La mamma dei cretini è sempre incinta. Possibile che i grillini pensano sempre a fare polemica? Sotto le macerie dei luoghi colpiti dal terremoto si scava e si spera ancora: le polemiche di Fico sono uno schiaffo morale a chi sta soffrendo”. Parla di “pochezze umane” il senatore di Forza Italia Renato Schifani. Difendono Vespa anche Scelta Civica e Ala.
Il Pd, con il senatore Andrea Marcucci, parla di “bugie e miserie M5s con le macerie ancora calde” contro Delrio. “Solidarietà a Graziano Delrio, uomo delle istituzioni, da subito in prima linea” conclude Marcucci. “Solo cinismo e malafede – aggiunge il capogruppo democratico alla Camera Ettore Rosato – possono muovere esponenti del Movimento 5 Stelle contro il ministro Graziano Delrio. Estrapolare frasi dal contesto è un vecchio gioco della peggior propaganda: farlo in queste ore è becero quanto grave. L’Italia sta rispondendo nel migliore dei modi alla ferita aperta dal terremoto e il governo ha dato subito risposte concrete e all’altezza di un paese moderno ma antico nelle sue strutture. Come sempre non una proposta né un utile contributo dai grillini, ma una campagna d’odio che respingeremo ancora una volta con grande senso di responsabilità”.