Abbiamo visto tutto. Abbiamo letto tutte le storie, spiato le foto delle vittime e dei sopravvissuti. Condiviso il video più spettacolare, letto l’intervista al pompiere eroico. La nonna che ha salvato i nipotini, la sorellina che non ce l’ha fatta, la cronista che ci racconta la sua casa distrutta. Abbiamo confrontato le foto del prima e dopo, prima la piazza con i negozi e poi la stessa piazza distrutta, scorrendoci sopra col mouse. Abbiamo visto tutti, seduti comodamente da casa, piangendo, indignandoci e sentendoci maledettamente vivi a girare anche noi nel grande girotondo intorno al terremoto. Abbiamo visto tutto quello che ci hanno raccontato.
da Il Fatto Quotidiano 27 agosto 2016 – www.natangelo.it