Al posto di Francesco Profumo nel consiglio generale della Compagnia di San Paolo siederà una ricercatrice universitaria precaria. Si chiama Valeria Cappellato, ha 43 anni, ha avuto alcuni incarichi di docenza di sociologia della salute all’Università di Torino e ha collaborato a molte ricerche sul welfare nei dipartimenti di Scienze sociali. Proprio per questa sua esperienza sarebbe stata scelta dalla sindaca Chiara Appendino come rappresentante della città nel board della fondazione bancaria.
“Ho proceduto alla nomina di una ragazza giovane, con esperienza nel welfare, scelta in base alle sue competenze e a settembre inizierà il suo lavoro all’interno della Compagnia”, aveva annunciato domenica sera Appendino all’incontro della festa del Fatto Quotidiano a Roma con Virginia Raggi, sindaca della Capitale, e Isabella Conti, collega che guida il comune di San Lazzaro di Savena. La “ragazza” in questione è la Cappellato, nata nel 1973, e prenderà il posto lasciato libero dall’ex rettore del Politecnico di Torino ed ex ministro di Mario Monti, Profumo, dopo il suo passaggio al comitato di gestione e l’elezione alla presidenza della Compagnia di San Paolo. Non è una scelta priva in importanza, anzi. Si tratta della fondazione bancaria che detiene un’importante quota di Intesa Sanpaolo e con i suoi stanziamenti è intervenuta più volte in settori importanti – dalla salute all’educazione – in cui il Comune amministrato da Piero Fassino non poteva stanziare molti denaro per colpa del debito cittadino.
Secondo lo statuto dell’ente la Città può nominare due rappresentanti nel consiglio generale e in primavera l’ex sindaco Fassino aveva scelto Profumo e Barbara Graffino, altra giovane. A maggio, dopo l’elezione di Profumo, si è però liberato il posto per un altro rappresentante della città. Così la neosindaca Appendino, dopo aver chiesto inutilmente un passo indietro ai due componenti voluti dal predecessore, ha scelto il nuovo consigliere. La pentastellata ha riaperto il bando e il primo agosto, a poche settimane dalla chiusura della pratica, la ricercatrice ha mandato la sua candidatura per questo posto rimasto vacante.
Pare che il suo profilo fosse già conosciuto alla sindaca e al suo staff: durante la campagna elettorale Cappellato avrebbe inviato il suo cv per il posto da assessore al welfare, avrebbe incontrato la Appendino e sarebbe piaciuta, ma non si sarebbe sentita in grado di reggere un ruolo nella giunta. Così ci ha riprovato per questo incarico e ha superato una concorrenza di altissimo livello composta da commercialisti esperti di revisione dei conti, ex manager di rilievo come l’ex ad della Fiat Paolo Cantarella, giuristi come Ugo Mattei e come il rettore dell’Università della Valle d’Aosta Fabrizio Cassello, il direttore del dipartimento di diritto dell’economia dell’ateneo torinese, Oreste Calliano, ma anche Stefano Firpo, ex braccio destro di Corrado Passera in Intesa Sanpaolo e al ministero dello Sviluppo economico, dove è rimasto come direttore.