Stefania Pezzopane, senatrice del Partito democratico, è intervenuta ai microfoni di Ecg su Radio Cusano Campus e ha replicato a chi in rete (e non solo) ha criticato il suo compagno, Simone, che si è scattato un selfie con alle spalle le macerie di Amatrice immediatamente dopo il terremoto. Pezzopane racconta come è andata: “Io ho capito che l’attacco mediatico è stato nei miei confronti. Hanno usato per l’ennesima volta Simone per mettermi in difficoltà, ma anche stavolta non ci sono riusciti. Quella notte all’Aquila era una notte di festa – afferma -, a casa eravamo soli, stavamo dormendo, ci siamo ovviamente svegliati di soprassalto. Simone subito dopo il terremoto, che qui a l’Aquila si è sentito molto forte, dopo essersi assicurato che la madre e il figlio stessero bene, ha sentito il bisogno di partire per Amatrice e di andare ad aiutare i soccorritori. Io mi sono subito messa in rete, cercando di contattare i miei colleghi e alcune istituzioni. Simone e un suo amico alle 4.30 erano già lì. Io ero preoccupatissima, lui mi ha mandato delle foto per farmi capire quello che stava accadendo”. “Non si è accorto nemmeno che io avessi pubblicato la foto incriminata. Era un selfie, non è che si è messo in posa. Si è fatto una foto davanti a una palazzina interamente crollata per farmi capire com’era la situazione e – continua – per avvertirmi che comunque si stava già lavorando per i soccorsi. All’inizio infatti non è accaduto nulla, poi è intervenuta la rete. I webeti, hanno tolto il contenuto del mio post e postato solamente la foto di Simone scrivendo che il fidanzato della Pezzopane era andato a farsi un selfie davanti alle macerie”. Poi adirata aggiunge: “Simone stava salvando persone ignaro di tutto quello che stava succedendo. Ha salvato quattro vite. Stava lì a farsi il culo, a salvare la gente, a scavare a mani nude, si è ritrovato in mezzo agli insulti perché in qualche modo bisognava colpire la senatrice Pezzopane, visto che siamo una coppia mediatica molto forte e – prosegue – visto che politicamente non trovano ragioni per attaccarmi”
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