Lavoro come medico alla casa di cura San Camillo di Milano dal 1981, oltre ad aver prestato servizio per molti anni prima all’Ospedale Fatebenefratelli e Oftalmico di Milano poi alla casa di cura San Carlo di Paderno Dugnano. Ho sempre apprezzato il lavoro dei camilliani a contatto della salute ma molta meraviglia mi venne quando decisero anni fa di riunirsi in una Fondazione con Giancarlo Ruscitti come amministratore delegato.

Giancarlo Ruscitti veniva da una esperienza come alto dirigente della Sanità nel Veneto di Galan nel quale venne imputato per l’affare Mose approdando ai camilliani nel 2010, dimissionario nel 2015, portando grandi risultati professionali in questa esperienza, che sono sfociati con la recente vendita (o svendita?) della San Pio X di Milano al gruppo Rocca-Humanitas, e alle probabili prossime vendite di strutture quali quella di Venezia Lido e Cremona per ripianare debiti e scelte probabilmente errate.

In attesa che le acque si calmassero, visto che Michele Emiliano lo aveva indicato come assessore alla Sanità della Regione Puglia, tornò nella sua regione di origine in un’altra struttura sanitaria con salde fondamenta religiose. Dopo pochi mesi viene assolto “perché il fatto non costituisce reato” e oggi il Presidente della Regione Puglia, l’ex magistrato Michele Emiliano, lo ha ufficialmente nominato assessore alla Sanità della sua regione.

Sicuramente un medico di provata esperienza in ambito amministrativo che viene invidiato e ambito in varie regioni con colori politici anche opposti. Ma la mia domanda è: possibile che con 60 milioni di cittadini uno solo sia così bravo a “far quadrare i conti sanitari” di regioni così lontane con problematiche molto differenti? Intanto proprio in questi giorni sono state pubblicate le intercettazioni del Mose, sulle manovre per il nuovo Ospedale di Padova, “non inerenti all’inchiesta – appunta la Guardia di Finanza – insignificanti ai fini del processo” nelle quali il nome di Ruscitti è ubiquitario con riferimento al mondo di Comunione e Liberazione e del Cardinale Angelo Scola che, prima di approdare a Milano, era patriarca a Venezia.

Sicuramente una scelta ponderata da parte del presidente, di estrazione Pd, Emiliano che se volesse attingere dai miei lavori sui controlli sanitari sui pazienti e sulla gestione dei dati sanitari soggettivi con History Health potrebbe creare la base di una svolta della sanità in Puglia, anche economica. Secondo voi interesserà?

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