Il Consiglio dei ministri ha nominato Vasco Errani Commissario straordinario del Governo per la ricostruzione nei territori colpiti dal terremoto del 24 agosto scorso. Il Commissario, riferendo direttamente al presidente del Consiglio, opererà il coordinamento con le amministrazioni statali, in raccordo con i presidenti delle Regioni interessate dal sisma e con i sindaci, nonché in stretto contatto con l’Autorità nazionale anticorruzione, per definire piani, programmi e risorse necessarie a ricostruire edifici pubblici e privati ed infrastrutture. “Il primo atto – ha detto Errani in conferenza stampa a Palazzo Chigi – sarà costituire un luogo istituzionale in cui discutere e assumere le scelte per la ricostruzione, sarà una struttura leggera che decideremo con le Regioni e le autonomie in rapporto alle necessità che ci sono. Servirà accuratezza nella spesa ed il primo impegno sarà la trasparenza delle regole e dei controlli”. L’ex presidente dell’Emilia Romagna ha anche affermato che “la prima cosa è andare nel cratere, vedere e capire. Non sarò un commissario calato da alto, è fondamentale il raccordo con il territorio”, e risposto sulle polemiche politiche intorno alla sua nomina che: “Se fossi stato nominato commissario alla ricostruzione per ripianare i malumori interni al Pd, non avrei mai accettato l’incarico – ha aggiunto – credo che chi mi conosce lo sa. La dialettica tra minoranza e maggioranza non c’entra nulla. Io ora non sono un uomo del Pd, ma sono un uomo delle istituzioni” di Manolo Lanaro
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