Su Facebook Belen si affretta a spiegare il ritardo: "Mi mancava un po' di mascara". Pausa cena ed eccola ritornare verso le dieci con lo stesso vestito rosa del pomeriggio. Stavolta qualche flash e selfie li raccoglie prima dell’arrivo di Amy Adams e Jeremy Renner. Solo che, come diceva quel tizio, la domanda, anzi le domande, sorgono spontanee: ma chiunque può salire sul red carpet della mostra del cinema e mostrarsi?
Belen chi? Prego si metta in coda e attenda il suo turno. Capita anche alle più belle e chiccose, alle più eleganti e alle più popolari. Non parliamo della fila dal salumiere, o dell’attesa in posta. Qui sul red carpet di Venezia 73 le regole sono tutto. E non importa se hai pianto lacrime napulitane mentre eri all’Isola dei famosi, hai lanciato qualche servizio su Scherzi a parte, o hai sorretto a braccetto Gianni Morandi al Festival di Sanremo. Belen Rodriguez in fantozziano ritardo per il red carpet veneziano del film The light between oceans è stata cortesemente respinta al mittente. Niente passerella, signorina (o signora?). Michael Fassbender e Alicia Vikander sono già passati e dopo le star del film non passa più nemmeno il papa. La cronaca però esige dazio.
Vestito rosa con schiena scoperta, strascico lungo con tanto di paggio a reggerlo, Belen giunge davanti alle scale della ‘sala grande’ ma trova l’ingresso sbarrato. “Scusi lei non sa chi sono io“. I gorilloni del festival non muovono un muscolo. Belen e codazzo insistono, ma nulla. Signora si sposti, red carpet chiuso. L’eterna showgirl gira i tacchi piccata e se ne va. Ripassa in mezzo alla folla tiepidina del Lido con tanto di assistente che le regge il vestito, giù tra i comuni mortali che per un selfie con Fassbender sono arrivati quasi un giorno prima. La scena è imbarazzante.
La ricerca di essere guardati, apprezzati, amati a tutti i costi s’infrange nell’indifferenza di gelatai, bimbi in bici, signore a pois colarati. Due pose davanti all’hotel Excelsior per non gettare del tutto l’occasione al vento, ma niente: per i propri arraffati minuti di celebrità (tanto Belen il film in sala dopo la passerella mica se lo vede) si deve ripassare alle 22 quando il rito si potrà compiere nuovamente per il red carpet del film Arrival di Denis Villeneuve. Su Facebook Belen si affretta a spiegare il ritardo: “Mi mancava un po’ di mascara“. Pausa cena ed eccola ritornare verso le dieci con lo stesso vestito rosa del pomeriggio. Stavolta qualche flash e selfie li raccoglie prima dell’arrivo di Amy Adams e Jeremy Renner rasato quasi a zero, le uniche star possibili in quello slot del festival. Solo che, come diceva quel tizio, la domanda, anzi le domande, sorgono spontanee: ma chiunque può salire sul red carpet della mostra del cinema e mostrarsi? E ancora: Belen sarà mica un’attrice? Una regista? Una produttrice? Una montatrice? Nulla di tutto ciò. Solo luci dell’effimero. Acceso. Spento. Acceso. Spento. Spento.