“Divi bisogna nascere. Io non sono un divo. Sono un lavoratore e basta”. A differenza di Morgan, nome d’arte di Marco Castoldi, divenuto celebre dapprima con i Bluvertigo e in seguito affermatosi come cantautore fra i più esposti alla luce della ribalta, Sergio Endrigo era un artista cresciuto lontano dal recinto del business e dei suoi codici, che mai e poi mai avrebbe potuto fare il giudice in un programma tv come X-Factor.
Eppure è a uno come Morgan che è stato affidato il compito, quest’anno, di rendere omaggio al Maestro Sergio Endrigo, nell’ambito del Tributo Endrigo – Città di Terni, che si svolgerà il prossimo 3 settembre nel Parco Archeologico di Carsulae a San Gemini (TR) in occasione dell’undicesimo anniversario della scomparsa del cantautore, venuto a mancare nel 2005 e legato alla città di Terni dove è stato sepolto.
Schivo e mai opportunista – oggi diremmo “un loser ante litteram” – Endrigo non volle né seppe coltivarsi le amicizie che servono tra funzionari e dirigenti della televisione, e infatti, poco alla volta, intorno a lui si creò il vuoto e calò un silenzio spettrale. Nonostante i successi che arrivarono grazie a brani come Io che amo solo te e Lontano dagli occhi, e l’inestimabile patrimonio di fama e successo che riuscì ad accumulare, Endrigo, a un certo punto, subisce il voltafaccia dell’ambiente discografico (le motivazioni le descriverà velatamente in un romanzo-pamphlet intitolato Quanto mi dai se mi sparo? uscito quasi clandestinamente per una casa editrice svizzera dopo aver ricevuto svariati rifiuti da editori italiani) tanto da essere vissuto da gran parte del pubblico come un personaggio d’essai.
Ma lui rimane al suo posto senza sbraitare, stupito e certamente anche un po’ sorpreso, con quella faccia da bravo ragazzo lontano anni luce da capigliature e vestiti alla moda. Sotto questo punto di vista, Marco Castoldi e Sergio Endrigo sono due artisti agli antipodi. Tanto sovraesposto, capace di dividere pubblico e critica, estroverso ed eccentrico l’uno, quanto sfuggente e invisibile agli occhi di pubblico, stampa e tv, l’altro.
Nel tempo, però, quando ormai è troppo tardi, Endrigo viene riscoperto e vengono moltiplicate le occasioni che consentono di rammentarne e celebrarne la grandezza, come questo Tributo Endrigo – Città di Terni, giunto ormai alla quinta edizione e che quest’anno vedrà esibirsi, per l’appunto, l’ex frontman dei Bluvertigo, che già in passato ne ha inciso diverse reinterpretazioni, lo ha più volte raccontato e cantato non solo nei suoi concerti ma anche negli spettacoli televisivi dove è stato ospite, giudice o coach musicale.
Lodevole iniziativa considerando che l’incasso del concerto di Morgan sarà devoluto alle popolazioni colpite dal terremoto del 24 agosto scorso. “Siamo profondamente solidali e vicini alle persone che hanno subito questa immane tragedia e vorremmo contribuire trasformando una serata di intrattenimento in un’importante occasione di solidarietà. Abbiamo ritenuto necessario contribuire a nostro modo e sostenere chi in questo momento ha perso tutto – dichiarano gli organizzatori della manifestazione – destinando il ricavato del concerto in beneficenza. Da giovedì 1° settembre sarà predisposto inoltre un punto raccolta fondi per l’emergenza terremoto e attiveremo una raccolta analoga presso l’area concerto la sera stessa dell’evento”.
Le precedenti edizioni della manifestazione hanno visto esibirsi in una location suggestiva come la Cascata delle Marmore, Simone Cristicchi nel 2012 e Francesca Michielin lo scorso anno. Un appuntamento che promette di far ritrovare emozioni sopite, ricordi nascosti ma anche visioni del tutto nuove, rappresentando il giusto omaggio della città al Maestro Endrigo.