Trionfo della Suzuki con lo spagnolo dopo 9 anni dall'ultima volta. Spettacolo tra Marquez e il Dottore per il podio. Paura per lo scontro alla prima curva: entrambi i piloti non hanno perso conoscenza. L'italiano della Ducati fuori mentre era secondo
Splendido Viñales, super Crutchlow e terzo Valentino Rossi che rosicchia qualche punto a Marc Marquez nella corsa per il titolo mondiale. Silverstone regala spettacolo, ma anche attimi di paura per Loris Baz e Pol Espargaro, coinvolti in un incidente alla prima curva. Tutto da rifare subito dopo essere partiti. Il copione però non cambia, perché anche al secondo start il giovane pilota della Suzuki prende la testa della corsa per poi non lasciarla più, riportando la casa giapponese al successo dopo 9 anni di astinenza. Mentre dietro c’è spettacolo – tanto – per il secondo posto tra il Dottore, il pilota della Honda, il britannico e Andrea Iannone, a metà gara apparso il più pimpante di tutti prima di auto-eliminarsi con l’ennesimo errore stagionale. Nella bagarre, non entra mai Jorge Lorenzo: il campione del mondo in carica chiude per la quinta volta negli ultimi sei gp lontano dalle posizioni di testa e rischia ora di compromettere in maniera quasi definitiva la propria stagione. Se il maiorchino non dovesse riuscire ad arrestare il suo calo, resteranno in corsa Marquez e Rossi, salvo clamorose sorprese, a duellare per il titolo, con lo spagnolo che sta controllando i distacchi in classifica senza rinunciare a momenti di spettacolo.
La gara – Dopo la bandiera rossa immediata per il contatto tra Baz ed Espargaro (il francese è stato trasportato in ospedale per accertamenti, ma non ha mai perso conoscenza) la gara riparte dalla griglia di partenza. E Viñales nel giro di qualche curva è già al comando. Ci mette poco a fare il vuoto, perché alle sue spalle prima nessuno tiene il ritmo e poi si scatena la bagarre. La scintilla è di Rossi: doppio sorpasso in sequenza a Crutchlow e Marquez e secondo posto in mano. Ma è quando mancano dieci giri al termine che la gara si accende definitivamente. Il britannico, dopo la pole conquistata sabato, prova ad alzare la voce e torna prepotentemente in testa al gruppo che battaglia per il podio. L’usura delle gomme inizia a farsi sentire. Iannone – sempre quinto fino a quel momento – sembra subire meno l’usura e in mezzo giro risale fino al secondo posto, prima di compromettere tutto aggiungendo un’altra scivolata alla lunga sequenza di errori di questa stagione. Mentre dietro Rossi e Marquez si sfidano e si sfiorano. È un duello al limite, ma corretto. Sembra vincerlo lo spagnolo che va a superare anche Crutchlow prima di esagerare, incalzato dal britannico, e scivolare in quinta posizione. A quel punto Rossi tenta il tutto per tutto per riprendersi il secondo posto, ma il pilota della LCR Honda resiste, mentre lo spagnolo dà spettacolo nel duello con il compagno Dani Pedrosa per il quarto posto. La spunta e riesce a limitare a soli 3 punti il margine recuperato da Rossi in ottica mondiale. I punti di vantaggio sono ancora 50. Tanti, ma non ancora abbastanza. Certo è che Marquez non è apparso mai così maturo. Per Rossi, senza spunti, sarà dura.