Le vittime, cadute in mare al largo delle coste libiche, viaggiavano su un gommone. Nel frattempo, in 119, partiti dal Nord Africa, sono sbarcati nel porto di Reggio Calabria: tutti in buone condizioni
Ancora morti nel Mediterraneo. Sono 6 i cadaveri recuperati dalla Marina militare italiana al largo della Libia. Si tratta di 6 migranti caduti in mare da un gommone che procedeva in precarie condizioni di sicurezza e sul quale viaggiava un numero imprecisato di persone. Le operazioni di salvataggio, condotte dai pattugliatori Orione e Borsini, hanno permesso anche il salvataggio di circa 500 migranti che, sfruttando le condizioni meteo favorevoli di questi giorni, tentavano la traversata dal Nord Africa verso l’Italia.
Gli interventi dei nostri militari, che hanno visto anche il supporto di due elicotteri della portaerei Garibaldi, sono avvenuti nel contesto della missione Mare Sicuro, avviata nel marzo del 2015 su disposizione del ministero della Difesa. Sono ancora in corso le ricerche in mare di eventuali ulteriori superstiti.
Intanto 119 migranti, soccorsi al largo delle coste libiche nelle scorse ore da un pattugliatore della Guardia costiera, sono sbarcati al porto di Reggio Calabria, trasportati dalla nave “Michele Fiorillo”. Provenienti da Bangladesh, Marocco, Pakistan, Libia, Senegal, Nigeria e Sudan, hanno ricevuto immediata assistenza medica: dai primi controlli non sembrerebbero essere stati riscontrati particolari problemi sanitari. I 119 migranti verranno tutti destinati in centri di accoglienza della Calabria, senza trasferimenti in altre regioni.