Cinema

Il Fiume ha sempre ragione, nell’ultimo film di Silvio Soldini tutta la magia delle parole

Il film accompagna lo spettatore alla scoperta di due uomini che nel mondo moderno hanno fatto della propria vita un manifesto della passione che li anima, quella per la tipografia tradizionale, un’arte antica che si riflette però con forza sulla vita contemporanea, sui suoi ritmi e le sue armonie

di F. Q.

“Come sempre mi accade con i documentari la cosa eccezionale è stato immergersi in un mondo nuovo, il mondo di Alberto e Josef, e conoscerli da vicino, nei loro spazi e nei loro tempi. Sono entrato in punta di piedi e mi sono messo in un angolo a osservarli con calma per raggiungere il mio primo obiettivo: arrivare a cogliere la poesia dei loro gesti“. Silvio Soldini torna al cinema dall’8 settembre con Il Fiume Ha Sempre Ragione.

Il film accompagna lo spettatore alla scoperta di due uomini che nel mondo moderno hanno fatto della propria vita un manifesto della passione che li anima, quella per la tipografia tradizionale, un’arte antica che si riflette però con forza sulla vita contemporanea, sui suoi ritmi e le sue armonie. Alberto Casiraghy, editore, aforista, illustratore, è il fondatore della casa editrice Pulcinoelefante, e la sua bottega, a Osnago, è meta di molti artisti, disegnatori e poeti, amici che insieme a lui custodiscono il suo gioiello, la stampante meccanica a caratteri mobili. Non molto lontano, oltre il confine svizzero, a Mendrisio, Josef Weiss ha fondato il suo Atelier della Stampa e della Rilegatura d’Arte. 

Proprio come Johannes Gutenberg, Alberto ha trasformato la sua casa di Osnago in una vera “bottega” editoriale: con una vecchia macchina a caratteri mobili stampa piccoli e preziosi libri di poesie e aforismi. Josef per realizzare le sue edizioni artistiche unisce la sensibilità del grafico con la tecnica del restauratore. Il regista di Pane e Tulipani restituisce un ritratto insieme realistico e poetico di due artisti-artigiani che hanno scelto di fare un mestiere antico in un mondo moderno e hanno conquistato il successo più grande. Imparare a tessere la più eterna delle magie, quella delle parole.

“Il fascino per il loro lavoro e – dice il regista – per la cura con cui lo affrontano è stata la molla iniziale, ma solo adeguandomi al loro ritmo ho capito la forza del loro rapporto con la vita, che li fa essere personaggi straordinari e unici nella loro apparentemente umile e profonda umanità. Portatori, tra l’altro, di un messaggio di enorme valore – se guardiamo i valori che prevalgono oggi in un mondo sempre più veloce, poco attento e violento. In un certo senso Il fiume ha sempre ragione è diventato, senza che me ne accorgessi, una poesia, un inno alla bellezza e alla creatività”.

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