Nel corso della stagione estiva, la guardia di finanza di Udine ha condotto nell’area di Lignano Sabbiadoro l’operazione ”Black House”, al fine di contrastare il fenomeno dell’evasione fiscale connesso al settore delle locazioni immobiliari turistiche scoprendo patrimoni immobiliari destinati a “locazioni turistiche” a villeggianti, per i quali i proprietari degli immobili non dichiaravano i canoni percepiti, sfruttando la limitata durata dei contratti e l’estemporanea presenza dei locatari spesso stranieri. L’operazione è stata pianificata a seguito di una preliminare attività di analisi della realtà economica, che registra oltre 5 milioni presenze turistiche durante la stagione estiva. Le posizioni più eclatanti sono quelle di un nucleo familiare residente nella provincia di Macerata, che ha locato completamente a nero 33 appartamenti ricevendo canoni per 226.985 euro, di un singolo proprietario di Lignano Sabbiadoro che con le stesse modalità ne aveva locati 19 ricevendo canoni per 186.049 euro e di un altro di Treviso con 10 appartamenti sempre a nero per un guadagno di 207.843 euro. In particolare, mediante specifici applicativi informatici, sono stati effettuati un rilevamento e una mappatura ”quantitativa/analitica” degli immobili presenti nell’area del comprensorio di Lignano Sabbiadoro potenzialmente destinabili alle attività di locazione, correlandoli poi con ulteriori elementi quali i redditi dichiarati e le comunicazioni di natura statistiche o di pubblica sicurezza. Ciò ha permesso di censire circa 27.000 immobili e, tenuto conto della popolazione residente (circa 6.000 unità) e delle unità che risultano locate e/o dichiarate come seconde case (5.000 unità), è emersa la situazione palesemente anomala di circa 16.000 unità immobiliari apparentemente inutilizzate dai proprietari per un’evasione totale in materia di redditi di fabbricati pari a 5.566.000 euro nonché di un’Iva non dichiarata dalle agenzie immobiliari per 444mila euro
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