L’Italia è un Paese dove ci conosciamo quasi tutti. Possiamo fare finta di non conoscerci ma sappiamo come va il mondo. Sappiamo chi ruba tutti i giorni e chi fa finta di essere una persona pulita e onesta e chi si gira dall’altra parte. Capita spesso anche di sentire persone giudicare gli altri e accusarli di essere dei ladri e mascalzoni ma poi sistematicamente si scopre che quelle persone che giudicavano erano le prime ad essere corrotte.
Insomma, come diceva Venditti, un Mondo di ladri. La politica non ha di certo aiutato a dare il buon esempio ma diciamolo una volta per tutte: rappresenta fedelmente la nostra società. Non ci sono scuse. Neanche coloro che non votano hanno giustificazioni. Anzi hanno più colpe. Ed ecco che in una situazione del genere entra in gioco la ribellione giusta dei cittadini stanchi e delusi dalle Istituzioni.
Ma cosa accade se si vuole cavalcare questo malcontento? Succede proprio ciò che ha creato ad arte il Movimento 5 Stelle. Sfrutta il dissenso iniziale e lo incanala dove vuole a suo uso e consumo. L’unica novità un blog personale che si è arricchito e una società di capitali (gestita da padre in figlio) che comanda un partito (i movimenti in politica non esistono realmente). Nessuna vera novità politica. Solo frasi ovvie e di facile opposizione. Una su tutte: “Tutti i partiti e i politici sono dei ladri”.
Facilissimo dire così. Poi passaggio successivo: “Chi vota Pd è un piddino corrotto e idiota”. Insomma chi non è del M5s è corrotto. Una serie infinita di assurdità che in questi anni ha visto il movimento crescere non per suoi meriti ma per la mala politica degli ultimi decenni. Ma dopo tutto questo far finta arriva la realtà dei fatti. Ed accade alla prima prova di amministrare. E subito arrivano le contraddizioni.
Il M5s in questi anni di opposizione ha sempre chiesto di dimettersi per un semplice avviso di garanzia arrivato a uno del Pd o di altro partito (o per spiegarlo all’avv. Raggi o semplice iscrizione nel registro degli indagati). Ma guarda il caso da quando ha iniziato a governare in qualche città sono arrivati gli avvisi di garanzia anche ai 5 stelle ed ecco le grandi contraddizioni di chi si è sempre eretto a paladino della giustizia.
I Sindaci di Livorno, Parma, Bagheria sono ancora a loro posto nonostante siano indagati. E altri consiglieri e Assessori stessa cosa. Ma il caso più eclatante è di questi giorni. Roma e la sua sindaca Raggi hanno superato loro stessi. L’assessore Muraro è indagata da aprile 2016 e la Raggi lo sapeva. Ha negato sino a ieri giocando sulle parole. Lei che per professione fa l’avvocato. Ha anche detto che i vertici sapevano. Insomma delle contraddizioni vergognose e assurde. Il problema di fondo è uno solo.
Non si possono prendere per i fondelli i cittadini. Non si può dire quando si è privi di responsabilità che tutti gli altri sono ladri e corrotti e poi alla prima vera occasione di governare comportarsi come il peggio dei reticenti e far finta che gli indagati del Movimento 5 Stelle siano diversi. O magari indagati ma puliti perché Grillo dice che sono bravi. Il meglio del peggio.
E chi sino a oggi ha continuato a difendere tali fatti e li ha appoggiati solo per andare contro il Pd o Renzi deve fare un’attenta riflessione. Perché il Pd avrà le sue colpe ma si è sempre assunto le sue responsabilità. A Roma è stato il Pd a far cadere Marino, non il contrario. Qui è il bello. Non si sente il popolo grillino aver il coraggio di criticare la Raggi. Il tutto per paura di estromissioni dal M5s. Un partito senza alcuna democrazia interna.
Cari amici grillini abbiate cura di guardare prima a casa vostra e capire chi siete veramente. Solo dopo aver appurato che non siete senza peccato rimettete le pietre in tasca e iniziate a fare politica diversamente e sui contenuti. Perché non sono tutti ladri e corrotti, ma anche da voi esistono.