“Siamo tutti norvegesi: ragazze che amano altre ragazze, ragazzi che amano altri ragazzi, e ragazze e ragazzi che si amano tra loro. I norvegesi credono in Dio, in Allah, in tutto o in nulla. Sono norvegesi anche quelli venuti dall’Afghanistan o dal Pakistan, dalla Polonia, dalla Svezia, dalla Somalia e dalla Siria”. E’ con queste parole che il re Harald V di Norvegia si è rivolto ai suoi sudditi, parlando di diritti degli omosessuali, di migranti, di accoglienza e di rispetto per le altre religioni. Il video del discorso, che il sovrano ha tenuto nel giardino del Palazzo Reale a Oslo, ha commosso e conquistato la Rete. Ha toccato in particolare la parte dedicata all’immigrazione: “Non è sempre facile dire da dove veniamo e quale è la nostra nazionalità. Ciò che chiamiamo casa nostra è il luogo dove è e dove batte il nostro cuore, e non sempre questo luogo all’interno delle frontiere di un paese. La mia grande speranza per la Norvegia cara patria, è che continuiamo a costruire questo paese sui valori della fiducia, della comunità e della generosità, che ognuno sia consapevole che siamo un solo popolo nonostante le differenza tra noi, e che la Norvegia è una e unita”
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione