LA PREPARAZIONE – Il primo criterio antisismico, però, non è basato su materiali, pilastri, travi e tecniche di costruzione, ma sulla capacità di preparare la popolazione all’evento. In Giappone esiste un sistema di prevenzione su larga scala: si va dai volantini fino ai manuali e alla cartellonistica con i percorsi di emergenza. I cittadini sono a conoscenza dei piani di evacuazione in caso di sisma e, a casa come negli uffici, dispongono di kit di sopravvivenza. Si organizzano ciclicamente esercitazioni anche nelle scuole elementari tanto che, in caso di terremoto, tutti sanno già cosa fare e dove andare senza neppure aspettare che si metta in moto la macchina dei soccorsi. Esiste persino il Giorno della Prevenzione dei disastri naturali, il 1 settembre (anniversario del grande terremoto del Kanto, nel 1923) e a Tokyo anche gli stranieri vengono invitati a frequentare corsi per affrontare l’emergenza.
Cronaca
Terremoti: case che “levitano”, sfere antisismiche e pareti “appiccicose”. Ecco come ci si difende nel resto del mondo - 2/9
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