La casa che levita

SGUARDO AL PASSATO, SGUARDO AL FUTURO – Dopo il terremoto del Centro Italia, gli esperti si sono divisi sull’esempio di Cerreto Sannita, il paese del Beneventano dove dopo un terremoto avvenuto il 5 giugno 1688 (provocando 4mila morti) fu ricostruito più a valle con criteri antisismici, senza riportare danni durante il sisma che sconvolse l’Irpinia nel 1980. Tra gli accorgimenti grossi blocchi di roccia, sistemi di muratura più ampia, fondamenta stabili per strutture di non più di due piani, cantine con mura interrate e strade larghe. E il passato suggerisce qualche accortezza, il futuro parla di case che levitano e sfere antisismiche piazzate nei grattacieli. È ancora una volta dal Giappone che arriva la levitating house (casa che levita), inventata da Youichi Sakamoto e prodotto dalla Air Danshin Systems Inc. Già installata in centinaia di case, la tecnologia si basa su un sensore posto tra le fondamenta e la base dell’edificio che, quando percepisce una scossa, attiva un compressore in grado di sollevare la struttura dal suolo di 3 centimetri. E Taiwan risponde con la sfera antisismica dal diametro di 5,5 metri, di 600 tonnellate piazzata tra l’87esimo e il 92esimo piano del Tapei 101, quinto grattacielo più alto al mondo. La tecnica è quella di un assorbitore armonico, utilizzata anche per il London Millennium Bridge e per la Dublin Spire.

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Terremoti: case che “levitano”, sfere antisismiche e pareti “appiccicose”. Ecco come ci si difende nel resto del mondo

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