Quando per la prima volta vidi “Campo di grano con volo di corvi” di Van Gogh, gli occhi mi si riempirono di lacrime. È la più efficace rappresentazione del dramma interiore che più che mai, in quegli ultimi giorni di vita, lacerava l’animo del pittore. Tutta la scena, la cui forza mi colpì tanto profondamente da immaginare di poter provare l’angoscia di un uomo che si sentiva sfinito e solo, realizzata con un autentico furore creativo, è composta da pennellate rabbiose: un campo di grano giallissimo, tagliato da tre viottoli che vanno in direzioni diverse, appare scosso dal vento come un mare agitato, uno stormo di corvi neri si leva in un basso volo scomposto, come di avvoltoi che planano su un cadavere. Una tempesta quasi presaga di lutto incombe su questo paesaggio, anticipata da nubi nere e minacciose. Il quadro è considerato – da una parte della critica – una lettera ideale d’addio, una sorta di testamento spirituale, che preannuncia il suicidio dell’artista.

Il suicidio o meglio la decisione di porre fine alla propria esistenza è un evento terribile, condizionato e sottoposto alle differenti valutazioni, implicite nella cultura, nella credenza religiosa e nell’organizzazione sociale di appartenenza, che ne determina la difficoltà a prevenirne l’accadimento.
Di fatto, affrontare un suicidio è sempre e comunque una situazione talmente dura e dolorosa, che le persone coinvolte ne sono segnate per sempre. La mancanza di preparazione alla perdita improvvisa ed il peso del tabù legato a chi sceglie di suicidarsi, provoca sgomento ed inibisce la necessità di “poterne parlare”, stigmatizzando chi rimane in vita.
Il suicidio è fra le prime 20 cause di morte nel mondo per tutte le fasce di età: il numero di suicidi sfiora ogni anno il milione, 1 ogni 40 secondi. Un numero molto elevato, che l’ Organizzazione mondiale della sanità (Oms) segnala come sia aumentato del 60% negli ultimi 45 anni. I dati confermano che il suicidio, problema molto serio di salute pubblica nei paesi ad alto reddito, stia cominciando ad emergere anche nei paesi a basso-medio reddito. I suicidi sono in aumento soprattutto nella popolazione giovane, il gruppo più a rischio in 1 paese su 3 (sia nei paesi sviluppati che in quelli in via di sviluppo). I maggiori fattori di rischio includono le malattie mentali (legate soprattutto a depressione e a disordini mentali dovuti all’uso di alcol) ma anche abusi, violenza, gravi perdite, il background sociale e culturale.
Con la celebrazione della Giornata mondiale per la prevenzione del suicidio del 10 settembre, si è voluto dare un segnale di evidenza del fenomeno.
Lo scopo più importante dell’iniziativa – sostenuta dall’International association for suicide prevention (Iasp) – è di aumentare la consapevolezza che il suicidio può essere prevenuto con la partecipazione di tutti, oltre che con il necessario ausilio della comunità scientifica. Numerose sono le città italiane che hanno aderito alla manifestazione con la presentazione di iniziative e progetti finalizzati. Partecipare a uno dei progetti può essere utile a incoraggiare chi ha bisogno di aiuto; a conoscere le strutture presenti nella zona dove si vive, per essere vicini alle persone – amici, nostri cari – che possono averne necessità.
Negli ultimi anni, grazie a indagini, effettuate a livello regionale, di valutazione dell’andamento, in relazione alla crisi economica, della mortalità per suicidio, sono state introdotte campagne di prevenzione spesso concentrate sul ruolo giocato dai diversi fattori che possono influire sul comportamento e condurre al suicidio o ad al tentato suicidio. Di crescente interesse da parte dell’opinione pubblica, i risultati di tali indagini propongono, attraverso il potenziamento di fattori protettivi, strategie cautelative di prevenzione volte a ridurre i fattori di rischio per il suicidio, quali l’indicazione dei programmi attivi di prevenzione, le possibili fonti di finanziamento, i risultati delle ricerche e le attività collocate localmente nell’ambito della comunità.
Come il dipinto di Van Gogh esprime la disperazione, l’isolamento e la mancanza di speranza, così l’aiuto e la capacità di ascolto nei confronti di chi si sente fragile e incapace di affrontare la vita possono determinare – al contrario – la volontà di continuare a sfidarsi.
Maria Angela Gelati
Tanatologa
Società - 10 Settembre 2016
Giornata mondiale per la prevenzione del suicidio, aiutare si può
Quando per la prima volta vidi “Campo di grano con volo di corvi” di Van Gogh, gli occhi mi si riempirono di lacrime. È la più efficace rappresentazione del dramma interiore che più che mai, in quegli ultimi giorni di vita, lacerava l’animo del pittore. Tutta la scena, la cui forza mi colpì tanto profondamente da immaginare di poter provare l’angoscia di un uomo che si sentiva sfinito e solo, realizzata con un autentico furore creativo, è composta da pennellate rabbiose: un campo di grano giallissimo, tagliato da tre viottoli che vanno in direzioni diverse, appare scosso dal vento come un mare agitato, uno stormo di corvi neri si leva in un basso volo scomposto, come di avvoltoi che planano su un cadavere. Una tempesta quasi presaga di lutto incombe su questo paesaggio, anticipata da nubi nere e minacciose. Il quadro è considerato – da una parte della critica – una lettera ideale d’addio, una sorta di testamento spirituale, che preannuncia il suicidio dell’artista.
Il suicidio o meglio la decisione di porre fine alla propria esistenza è un evento terribile, condizionato e sottoposto alle differenti valutazioni, implicite nella cultura, nella credenza religiosa e nell’organizzazione sociale di appartenenza, che ne determina la difficoltà a prevenirne l’accadimento.
Di fatto, affrontare un suicidio è sempre e comunque una situazione talmente dura e dolorosa, che le persone coinvolte ne sono segnate per sempre. La mancanza di preparazione alla perdita improvvisa ed il peso del tabù legato a chi sceglie di suicidarsi, provoca sgomento ed inibisce la necessità di “poterne parlare”, stigmatizzando chi rimane in vita.
Il suicidio è fra le prime 20 cause di morte nel mondo per tutte le fasce di età: il numero di suicidi sfiora ogni anno il milione, 1 ogni 40 secondi. Un numero molto elevato, che l’ Organizzazione mondiale della sanità (Oms) segnala come sia aumentato del 60% negli ultimi 45 anni. I dati confermano che il suicidio, problema molto serio di salute pubblica nei paesi ad alto reddito, stia cominciando ad emergere anche nei paesi a basso-medio reddito. I suicidi sono in aumento soprattutto nella popolazione giovane, il gruppo più a rischio in 1 paese su 3 (sia nei paesi sviluppati che in quelli in via di sviluppo). I maggiori fattori di rischio includono le malattie mentali (legate soprattutto a depressione e a disordini mentali dovuti all’uso di alcol) ma anche abusi, violenza, gravi perdite, il background sociale e culturale.
Con la celebrazione della Giornata mondiale per la prevenzione del suicidio del 10 settembre, si è voluto dare un segnale di evidenza del fenomeno.
Lo scopo più importante dell’iniziativa – sostenuta dall’International association for suicide prevention (Iasp) – è di aumentare la consapevolezza che il suicidio può essere prevenuto con la partecipazione di tutti, oltre che con il necessario ausilio della comunità scientifica. Numerose sono le città italiane che hanno aderito alla manifestazione con la presentazione di iniziative e progetti finalizzati. Partecipare a uno dei progetti può essere utile a incoraggiare chi ha bisogno di aiuto; a conoscere le strutture presenti nella zona dove si vive, per essere vicini alle persone – amici, nostri cari – che possono averne necessità.
Negli ultimi anni, grazie a indagini, effettuate a livello regionale, di valutazione dell’andamento, in relazione alla crisi economica, della mortalità per suicidio, sono state introdotte campagne di prevenzione spesso concentrate sul ruolo giocato dai diversi fattori che possono influire sul comportamento e condurre al suicidio o ad al tentato suicidio. Di crescente interesse da parte dell’opinione pubblica, i risultati di tali indagini propongono, attraverso il potenziamento di fattori protettivi, strategie cautelative di prevenzione volte a ridurre i fattori di rischio per il suicidio, quali l’indicazione dei programmi attivi di prevenzione, le possibili fonti di finanziamento, i risultati delle ricerche e le attività collocate localmente nell’ambito della comunità.
Come il dipinto di Van Gogh esprime la disperazione, l’isolamento e la mancanza di speranza, così l’aiuto e la capacità di ascolto nei confronti di chi si sente fragile e incapace di affrontare la vita possono determinare – al contrario – la volontà di continuare a sfidarsi.
Articolo Precedente
Le nostre scelte? Non sono nostre, ma condizionate dall’ambiente
Articolo Successivo
Legalizzazione cannabis, pro e contro
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
FQ Magazine
Oscar 2025, i vincitori: trionfa l’indipendente Anora. Migliori attori Brody e Madison. Il premio per regia e sceneggiatura a Sean Baker
Mondo
Ucraina, Starmer e Macron propongono un mese di tregua. Von der Leyen: ‘L’Europa deve riarmarsi’. Meloni: ‘Trump-Zelensky? No alle inutili tifoserie’
Mondo
500 coloni assaltano la moschea di Al-Aqsa. Israele: “Hamas non firma il piano Witkoff, stop agli aiuti a Gaza”. Gli Usa d’accordo
Whashington, 3 mar. (Adnkronos) - Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump risponde alle critiche per la sua crescente vicinanza alla Russia sulla questione dell'Ucraina, affermando che gli Stati Uniti dovrebbero preoccuparsi "meno" di Vladimir Putin. "Dovremmo dedicare meno tempo a preoccuparci di Putin e più tempo a preoccuparci delle bande di migranti che stuprano, dei signori della droga, degli assassini e delle persone provenienti dagli istituti psichiatrici che entrano nel nostro Paese, così non finiremo come l'Europa!", scrive Trump sulla sua piattaforma Truth Social.
Roma, 2 mar. (Adnkronos) - La capitale si prepara ad accogliere il ‘Resp Festival’, un evento innovativo che promette di trasformare Ariccia in un epicentro di suoni, luci e performance artistiche. Organizzato dal gruppo 06, il Festival si terrà presso il nuovo mega club ‘Factory46’, una struttura di 2.000 mq, (in Via Quarto Negroni 46, Ariccia), dotata di impianto audio all’avanguardia, giardino e zona food. L’evento si svolgerà dal 15 marzo per cinque sabati consecutivi, offrendo un’esperienza sensoriale unica, e rappresentando un nuovo capitolo nella scena della musica elettronica di Roma, portando con sé una ventata di innovazione e sperimentazione.
Il Resp Festival vanta un cartellone con 20 Dj internazionali e italiani, che si esibiranno ogni sabato dalle 23:00 alle 5:00, in un mix di performance dal vivo, spettacoli laser e led wall mozzafiato. Il primo sabato, 15 marzo, vedrà la partecipazione della star internazionale Pablo Say dalla Spagna, insieme alla talentuosa Debora Savasto e Katoff dall’Inghilterra. Tra gli altri protagonisti ci saranno Manuel Le Saux e Sygma, DJ e producer resident del festival. I tanti artisti porteranno sul palco una varietà di stili e influenze, creando un’esperienza sonora unica e coinvolgente.
“Siamo incredibilmente entusiasti di presentare il Resp Festival. Questo evento rappresenta un’opportunità unica per esplorare nuove frontiere della musica elettronica e delle arti visive. Miriamo a creare un’esperienza dinamica e coinvolgente per tutti i partecipanti. Abbiamo lavorato duramente per portare artisti di fama internazionale e talenti emergenti, creando un programma che celebra la diversità e l’innovazione. Non vediamo l’ora di condividere questa avventura con il nostro pubblico e di vedere come il Festival contribuirà a far crescere la scena culturale romana e non solo”, ha spiegato Sergio Serafini, organizzatore del Resp Festival e fondatore del gruppo 06.
Dopo l’inaugurazione del 15 marzo, si prosegue sabato 22 marzo con un evento misterioso e imperdibile, ‘Top Secret’. Poi sabato 29 marzo, si terrà una serata dedicata alle donne DJ, con la partecipazione di Alessandra Roncone, Las Mellizas, Francesca Fagiani, Kalhea e Consuelo. Sabato 5 aprile, sarà ‘La notte House of Vibe’ con il leggendario Joe T. Vannelli e Kristine.
Mentre sabato 12 aprile ci sarà il gran finale con la crew dell’Insomnia Discoacropoli d’Italia di Pisa, guidata dal fondatore Antonio Velasquez e DJ come Gabry Fasano, Alessandro Tognetti, Antonio Marki, Sandro Vibot e Riccardo Brush. Il Resp Festival non è solo un evento musicale, ma anche un’occasione per esplorare nuove forme di espressione artistica e per abbattere le barriere, connettendo presente e futuro, radici e prospettive. Inoltre il Festival si propone come un punto di incontro per artisti e pubblico, promuovendo la condivisione, il movimento e l’ascolto.
Il festival è accessibile con un unico biglietto Full Pass da € 69,90 per tutte le cinque serate, acquistabile online su Xceed. Non manca anche l’aspetto della solidarietà e della cultura. In collaborazione con Admo (Associazione Donatori Midollo Osseo), il Festival avrà anche una componente solidale, con l’obiettivo di sensibilizzare e promuovere il valore del dono del midollo osseo. Ogni serata vedrà anche la presentazione di libri da parte di giovani scrittori emergenti. Inoltre il festival sarà molto attento anche alla sicurezza e garantirà un’esperienza senza preoccupazioni, grazie ai servizi navetta gratuiti per raggiungere la location in totale tranquillità.
Milano, 2 mar. (Adnkronos) - Altra sconfitta per il Milan di Conceicao con una diretta concorrente per l'Europa. Dopo il ko con il Bologna nel recupero, i rossoneri escono sconfitti da San Siro anche con la Lazio, per 2-1 in una gara folle, decisa al 98' da un calcio di rigore realizzato da Pedro, dopo che Chukwueze aveva riportato in parità la sfida pareggiando il gol di Zaccagni, con i rossoneri in dieci uomini per l'espulsione di Pavlovic. I rossoneri scivolano così in nona posizione, superati anche dalla Roma, mentre la Lazio sale a 50 punti e si riprende la quarta posizione, ai anni della Juventus impegnata domani con il Verona, e si avvicina all'Atalanta terza a 55 punti.
Conceiçao per la sfida interna, con la Curva che è entrata a gara iniziata per protesta, conferma nove undicesimi della formazione scesa in campo dal 1' contro il Bologna. Inserisce Gabbia al posto di Thiaw al centro della difesa e Pulisic per Joao Felix nel tridente offensivo con Leao e Reijnders alle spalle di Gimenez. In mezzo al campo Musah e Fofana, sugli esterni Jimenez a destra con Theo Hernandez a sinistra. Baroni, invece, deve rinunciare a Castellanos e Romagnoli e in difesa schiera Gila con Gigot davanti a Provedel. Sugli esterni Marusic e Nuno Tavares, con Rovella e Guendouzi a centrocampo, mentre in avanti Tchaouna, con Dia, Isaksen e Zaccagni a supporto.
La Lazio parte subito forte e al 3' Rovella serve Dia che scatta sul filo del fuorigioco ma viene fermato da intervento prodigioso di Maignan. Un minuto dopo sul cross di Nuno Tavares dalla sinistra, svetta Dia di testa ma non inquadra la porta. Poi al 6' tocca a Nuno Tavares a rendersi pericoloso ma Pavlovic sbroglia. Al 12' Isaksen fa partire un violento sinistro dalla distanza, ma la palla sfiora il palo alla sinistra di Maignan. Il Milan reagisce nel momento in cui i tifosi rossoneri fanno il proprio ingresso in curva Sud ma non basta. Al 19' Leao viene pescato al limite dell'area laziale e imbuca per Reijnders, bravo nel centrare la porta in caduta ma non abbastanza da impensierire Provedel. La Lazio riprende ad offendere e al 28' passa: Tchaouna tocca per Marusic che impegna Maignan con il destro in diagonale, sulla respinta arriva Zaccagni che insacca in spaccata con il sinistro per l'1-0. Dopo la rete ospite, Conceiçao si gioca subito la carta Joao Felix per provare a dare la scossa decisiva, ma nel finale Zaccagni va vicinissimo al raddoppio con un destro al volo, fuori di un soffio.
A inizio ripresa il tecnico rossonero fa uscire Jiménez per mettere dentro Walker, ma la Lazio continua a rendersi pericolosa. Al 50' ennesima ripartenza con Nuno Tavares che serve Gigot al centro dell'area ma il difensore biancoceleste calcia debolmente e Maignan blocca. Al 51' Pulisic serve Joao Felix che sii gira e calcia di prima intenzione ma manda di poco sopra la traversa. La gara è aperta e la Lazio al 54' sfiora il bis con Zaccagni: Guendouzi serve il compagno che rientra sul destro e calcia a giro ma manda la palla fuori di pochissimo. Al 55' ancora Joao Felix protagonista, poi la palla arriva a Pulisic che non trova la porta da pochi passi.
Il Milan rischia, si sbilancia e la squadra di Baroni affonda ancora al 58' con Gila che in girata di sinistro spedisce il pallone sopra la traversa. La partita si complica ulteriormente per il Milan al 67': recupero di Guendouzi al limite della propria area e palla per Isaksen che scappa via a Pavlovic che lo stende e per l'arbitro Manganiello è rosso diretto per il giocatore serbo. Milan in dieci e sotto di un gol. Al 71' punizione tagliata di Nuno Tavares dalla sinistra, Maignan non ci arriva e Theo Hernandez rischia l'autorete, poi la difesa rossonera spazza via.
il Milan con le poche energie rimaste prova a raggiungere il pari che arriva un po' a sorpresa all'84' con Chukwueze che di testa trova l'angolino sul cross morbido di Leao sul secondo palo per l'1-1. I rososneri provano anche a vincerla ma la Lazio non ci sta e all'86' Dia serve Isaksen che controlla al limite e calcia in porta col destro, ma Maignan non si fa sorprendere e blocca. Finale concitato che si decide al 98' grazie a Pedro che realizza su calcio di rigore il gol vittoria del 2-1 dopo l'on field Review con Manganiello che assegna il penalty per il fallo di Maignan su Isaksen. Pedro glaciale spiazza il francese e stende il Milan, alla terza sconfitta consecutiva e in piena crisi con Conceicao sempre più in bilico.
Roma, 2 mar (Adnkronos) - "Il vertice di Londra di oggi ha dimostrato che la posizione assunta da Giorgia Meloni in questi giorni è ampiamente condivisa, da Starmer a Tusk a molti altri leader. Quando Giorgia Meloni dice che le due sponde dell’Atlantico non devono dividersi, questo è proprio uno dei messaggi forti che arrivano da Londra". Lo ha detto l’europarlamentare di Fratelli d’Italia- Ecr Carlo Fidanza, capo delegazione del partito a Bruxelles, intervenendo in studio a '4 di sera' su Rete 4.
"E’ importante la posizione espressa dal premier italiano per cui vanno tenuti uniti gli USA e l’Europa. Da 75 anni la Nato garantisce la sicurezza dell’Europa, quindi prima di ragionare di soluzioni anche un po’ avventuristiche fuori dalla cornice Nato, occorre fare ogni sforzo possibile, tenendo gli Usa dentro al tavolo della trattativa sull’Ucraina -ha aggiunto-. Senza la deterrenza militare della Nato, e quindi senza la presenza degli Usa, è impensabile dare reali garanzie di sicurezza all’Ucraina. Una sicurezza che l’Europa da sola non è in grado di garantire e che serve anche per evitare che la Russia faccia ciò che ha fatto con l’Ucraina con altri Stati europei”.
Roma, 2 mar. - (Adnkronos) - Appello per una giovane 26enne di origini siriane scomparsa da Latina ieri. Ayah Krdi, si legge su post dell'associazione Penelope Lazio (associazione nazionale delle famiglie e degli amici delle persone scomparse Odv), "si è allontanata da casa per recarsi alla casa di riposo Sasn Francesco di Latina. Era a piedi, con il cellulare. Potrebbe trovarsi presso stazioni di autobus o metro".
L'appello continua dando una descrizione della giovane: "è alta 1,64 mt, corporatura media, indossa un velo nero come copricapo, una giacca di colore nero e grigio, jeans, scarpe da ginnastica bianche ed ha una borsa nera. Potrebbe avere bisogno di aiuto", chiude l'appello dell'associazione pubblicando anche una foto della giovane.
Roma, 2 mar. - (Adnkronos) - L'ex comandante della Costa Concordia Francesco Schettino ha chiesto di poter accedere al regime di semilibertà. Nel 2017 era stato condannato in via definitiva a 16 anni di carcere per il naufragio della nave da crociera avvenuto nella notte tra il 12 e il 13 gennaio 2012 davanti all'isola del Giglio provocando 32 vittime e centinaia di feriti. Schettino ha maturato il termine che gli consente di accedere alle misure alternative al carcere avendo già scontato la metà della pena. L'udienza davanti al Tribunale di Sorveglianza di Roma si terrà martedì 4 marzo.
Schettino, recluso nel carcere romano di Rebibbia, beneficia attualmente di 45 giorni all'anno di permessi ottenuti grazie alla buona condotta mantenuta nel carcere romano. L'ex comandante della Costa Concordia tre anni fa aveva ottenuto la possibilità di lavorare in carcere e gli era stato affidato il compito di contribuire alla digitalizzazione dei documenti giudiziari della strage di Ustica e della strage di via Fani a Roma con il sequestro e l'omicidio dello statista democristiano Aldo Moro.
Una delle persone sopravvissute al naufragio, Vanessa Brolli, 27 anni, che era in vacanza sulla Costa Concordia con i fratelli, i genitori e altri parenti per festeggiare i 50 anni di matrimonio dei nonni, ha dichiarato una volta appreso la notizia: "Dispiace sapere che potrebbe tornare a casa. Schettino deve pagare per le sue colpe. A prescindere dalla decisione dei giudici siamo certi che Schettino vivrà il resto dei suoi giorni con addosso il peso di questa tragedia. Questa è la più grande pena per lui. Anche se dovesse uscire dal carcere, dovrà convivere con questa colpa per tutta la vita".
Roma, 2 mar (Adnkronos) - "Ursula Von der Leyen dice che è 'urgente riarmare l’Europa', Macron parla di 'invio di truppe' in Ucraina. Per la Lega invece è urgente lavorare per la Pace. L’Occidente intero ha il dovere di evitare a tutti i costi il rischio di una Terza Guerra Mondiale, bene fa il governo italiano a cercare di tenerlo unito e il presidente Trump, con responsabilità e pragmatismo, a spingere tutti in questa direzione". Lo scrive la Lega in un post sui social.