Polemica serrata a Omnibus (La7) tra il deputato Pd, Emanuele Fiano, e l’ex direttrice di YouDem, Chiara Geloni, sulla situazione capitolina e sulla giunta Raggi. A fare da apripista allo scontro è la severa disamina del giornalista di Repubblica, Carlo Bonini, che stronca la scelta del Campidoglio e del M5S di dire no alle Olimpiadi romane nel 2024. “E’ una scelta legittima” – ribatte Geloni – “anche Monti fu contrario“. “Monti disse che non potevamo permetterci le Olimpiadi per una questione di bilancio” – risponde Bonini – “L’argomento usato dal M5S è un altro e lo ha usato Di Battista in piazza, a Nettuno: non consegnare Roma ai “magna-magna”. Questo non è un argomento politicamente maturo di chi governa una città come il M5S sta facendo”. Chiara Geloni ribadisce che si tratta di una scelta politica e strategica per il futuro di Roma. Replica Fiano, supportato da Bonini: “Un conto è dire che ci sono altre priorità, ed è legittimo. Un conto è dire che di fronte alle grandi opere ci saranno sempre e comunque i “magna-magna”. Lo stesso Di Maio, subito dopo il terremoto, quando si parlava di ricostruzione e noi abbiamo messo come commissario una persona degnissima e di grandi capacità come Vasco Errani, ha parlato di “magna-magna”. “Virginia Raggi ha ottenuto il 70%” – ribatte Geloni – “Gli elettori sapevano che la Raggi probabilmente avrebbe escluso Roma dalla corsa per le Olimpiadi. Evidentemente questa posizione ha incontrato il consenso dei cittadini romani“. “Non era solo un referendum sulle Olimpiadi”, controbatte Fiano. “Il Pd ce l’aveva il sindaco di Roma, no?” – rintuzza Geloni – “Se lo poteva tenere“. “Io capisco il tuo desiderio di criticare sempre Renzi” – insorge Fiano – “Il fatto che Marino fosse lì non c’entra nulla con la capacità di giudizio sull’attività ideologica del M5S”. “Certo, eliminiamo il fattore Marino” – ribatte la giornalista – “e continuiamo a considerarlo una cosa che non c’entra niente con quello che è successo”. “Ci devi sempre parlare di Marino e di Renzi“, sbotta Fiano