A sorpresa spunta Daniel Pedrosa e si prende il Gran Premio di San Marino. Una gara magistrale, quella dello spagnolo, gli regala il primo successo stagionale e allunga la striscia di gp vinti da piloti diversi nell’ultimo periodo. Le ultime otto gare del motomondiale hanno fatto registrare altrettanti diversi vincitori, confermando come il 2016 non abbia davvero padroni. Anche in classifica generale, dove Valentino Rossi – secondo al traguardo – mangia altri 7 punti a Marc Marquez, quarto alla fine, e guadagna anche qualche punticino su Jorge Lorenzo, passato dalla pole con record a una gara anonima chiusa al terzo posto.
La rimonta del Dottore è lunga e difficile, ma in una stagione senza dominatori, è sempre più difficile fare previsioni a cinque gran premi dalla fine. La battaglia si accenderà sicuramente nei prossimi tre appuntamenti (Aragona, Giappone e Australia) e bisognerà capire quando Marquez possa continuare a ragionare gestendo il proprio vantaggio (43 punti, ora) su Rossi. Per il momento, la tattica funziona. Ma potrà durare fino a Valencia?
Perché a Valentino basterebbe un ruggito ben assestato per dare uno scossone. Ci ha provato a Misano, davanti alla sua marea gialla, ma ci è riuscito solo a metà. Dopo la partenza ha iniziato a tallonare Lorenzo per evitare che il PorFuera scappasse subito imponendo il proprio ritmo. E gli sono bastati due giri per piazzare la zampata e mettersi il campione del mondo alle spalle. Con la pista libera Rossi ha aperto il gas iniziando ad aggiungere decimi su decimi di vantaggio. È arrivato fino a 1”2 con 19 giri ancora da affrontare. Sarebbero probabilmente bastati per evitare il rientro di Lorenzo, senza guizzi, ma non sono stati sufficienti per arginare la rimonta di Dani Pedrosa. Lo spagnolo, fino a quel momento in quinta posizione, ha accelerato a metà gara sfruttando la scelta di montare la miscela morbida come gomma anteriore.
La sua risalita è stata prepotente. Prima si è sbarazzato di Marquez prendendosi il podio, poi ha aperto la caccia a Lorenzo, costretto a quel punto a guardarsi le spalle dal rientro del pilota della Honda invece di provare a chiudere il gap con Valentino. Anche la sua resistenza è durata poco. Il sorpasso di Pedrosa, sempre più incontenibile, è stato spettacolare, ma non l’ultimo. In tre giri ha ‘mangiato’ sei decimi a Rossi e lo ha ripreso a 8 giri dalla fine. Un’altra tornata, ed è fatta: sorpasso. A quel punto Vale, in una botte di ferro perché Lorenzo non ne aveva più, ha abbozzato una reazione, flebile però. Negli ultimi chilometri, Pedrosa ha dovuto solo gestire il vantaggio. Una vittoria di classe, meritata e schiacciante, che rovina la festa al Dottore ma mette altro pepe su un motomondiale spettacolare e avvincente.