Solida, precisa, senza sbavature, Angelique ha saputo contenere i rientri della ceca nel corso delle oltre due ore di finale. Dopo il sorpasso su Serena Williams, è ufficialmente la numero uno del ranking mondiale
Ha spazzato via anche gli ultimi dubbi vincendo gli US Open. Finisce la stagione degli Slam come l’aveva iniziata, Angelique Kerber: dimostrando d’essere la più forte di tutte. E da lunedì sarà ufficialmente la numero uno del ranking mondiale. Dopo il successo agli Australian e la finale a Wimbledon, la tedesca si prende il secondo titolo battendo Katerina Pliskova in tre set, dopo un match duro e ben giocato da entrambe nel quale, alla fine, ha prevalso l’esperienza della nuova regina di Flushing Meadows, più avvezza a giocare partite così importanti.
Tre errori gratuiti della ceca, brava a rimettere in sesto un match partito maluccio, hanno messo nelle mani della Kerber il secondo Slam del 2016. Solida, precisa, senza sbavature, Angelique ha saputo contenere i rientri della Pliskova nel corso delle oltre due ore di finale. La maturità definitiva è arrivata tardi – ha 28 anni – ma è piena e completa. E il suo nome succede meritatamente a quello di Flavia Pennetta nell’albo d’oro degli US Open dopo un primo set nel quale la tedesca fa subito il break, poi inizia la resistenza alle bordate della ceca, che però si auto-condanna con un doppio fallo dal quale nasce il set point, trasformato dalla Kerber.
Ma la Pliskova non ci sta e nel secondo continua a martellare con il servizio e con le risposte in dritto e rovescio fino a realizzare il break al settimo game, quanto basta per pareggiare i conti e giocarsi tutto nell’ultimo set. E qui, l’esperienza e la freddezza di Angelique hanno la meglio. Perché la ceca parte forte e sale fino al 3-1, ma permette alla nuova numero uno di rientrare con un controbreak. A quel punto, a sfaldarsi è proprio Pliskova: va a servire sul 4-5 per continuare a sognare il colpaccio, ma con tre errori gratuiti manda la Kerber a un passo dal trionfo. Impossibile sprecare un triplo match point, ed ecco che il secondo Slam stagionale diventa realtà.
Vent’anni dopo Steffi Graf, che qui vinse per l’ultima volta nel 1996, la mancina riporta una tedesca sul tetto di New York. “È stato il mio idolo, guardavo tutti i suoi match in televisione”, ha raccontato la Kerber, svelando di aver ricevuto anche un sms di in bocca al lupo alla connazionale. “È stato l’anno più bello della mia vita. Ho imparato a gestire la pressione, come dimostra anche il fatto che non ho avuto paura di affrontare la Pliskova che tre settimane fa mi aveva battuto a Cincinnati”.