Un attentato, attorno alle cinque e mezza di notte, davanti la sede del circolo Partito Democratico della Madonnina a Modena, in via Don Fiorenzi. I vigili del fuoco, arrivati sul posto, hanno trovato due bombole di gas di cui solo una è scoppiata, e gli inquirenti giudicano l’attentato realizzato da “mani esperte“, fanno sapere dal Pd. Sul luogo è intervenuta anche la polizia, la Digos, i carabinieri e la polizia municipale. La deflagrazione ha danneggiato la saracinesca e le fiamme hanno annerito l’androne della porta. I danni non sono gravi e nessuna persona è rimasta ferita nell’esplosione, avvenuta in un’area comunque chiusa al pubblico, nella quale gli attentatori si sono introdotti probabilmente scavalcando un cancello o la rete di recinzione degli impianti sportivi limitrofi.
Due bombole da campeggio sono state piazzate davanti alla porta sul retro della sede e sono state fatte saltare. Il boato è stato avvertito in tutta la zona. I primi ad arrivare e a dare l’allarme sono stati alcuni iscritti al partito. La porta a vetri è stata infranta: l’incendio innescato è stato di ridotte dimensioni, ma tutto il muro posteriore è annerito. Come riporta anche la Gazzetta di Modena e come segnala a ilfattoquotidiano.it un appartenente al comitato cittadino di Possibile, sul luogo dell’attentato è stato ritrovato un cartello in cartone con scritto: “Civati fai il botto! Pd servi dei padroni”.
Per i segretari provinciale e cittadino del Pd modenese, Lucia Bursi e Andrea Bortolamasi, è “un episodio estremamente preoccupante. Gli inquirenti ci hanno confermato che non si tratta solo di vandalismi. Negli ultimi mesi c’è stata una escalation di atti contro il Pd, ma non ci sono stati episodi che possano far pensare a screzi originatisi nel quartiere”. Solidarietà per quanto accaduto è arrivata anche dal premier Matteo Renzi.
Ciao @pdmodena! Chi pensa di impaurire i democratici ha sbagliato indirizzo. Ci vediamo giovedì alla festa, un abbraccio a tutti.
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 12 settembre 2016
“Siamo in questa sede da oltre un anno – dice il segretario del Circolo Pd della Madonnina, Gianluca Fanti – e abbiamo potuto lavorare e intrecciare proficue collaborazioni con tutte le associazioni del territorio, compresa la Polisportiva che abbiamo a fianco”. A maggio fu presa di mira con scritte ingiuriose un altro circolo Pd, quella di San Faustino. Qualche settimana fa, nei pressi dell’ex sede di un Circolo Pd in via Bonaccini, un iscritto trovò appoggiata in bella vista su un cassonetto una bandiera del Pd bruciata. Nei giorni scorsi, nella zona tra il quartiere Madonnina e il centro storico, sono comparse scritte ingiuriose nei confronti della Festa del partito in corso a Ponte Alto.
“Si tratta di episodi anche molto diversi tra loro – commentano Lucia Bursi e Andrea Bortolamasi – Spetterà alla magistratura e alle forze dell’ordine fare piena luce su quanto accaduto. Certamente non ci faremo intimidire. Il confronto tra idee diverse può essere anche aspro, ma deve rimanere sempre sul piano del dialogo. Condanniamo con estrema fermezza ogni atto contrario al confronto civile e democratico”. Al momento l’attentato non è stato rivendicato.
“Il Partito Democratico è vicino al circolo del Pd di Modena per il vile attentato di cui è stato vittima all’alba di questa mattina. Condanniamo fermamente questo ulteriore attacco, l’ennesimo ai danni delle nostre sedi”. Lo dichiara il vicesegretario del partito Lorenzo Guerini. Parole di condanna per quanto accaduto arrivano anche dal capogruppo alla Camera, Ettore Rosato.
Vicino al @pdmodena. Un attacco violento e ingiustificabile. Il confronto politico è altro, è ascolto e confronto. Sempre.
— Ettore Rosato (@Ettore_Rosato) 12 settembre 2016
“Il Pd non si farà intimidire, siamo una grande comunità di uomini e di donne e resteremo compatti di fronte a un atto che non ha niente a che fare con il confronto democratico tra forze politiche”. Commenta il segretario del Pd dell’Emilia-Romagna, Paolo Calvano. “Nel condannare fermamente quanto successo – aggiunge – , confidiamo che le indagini possano portare all’identificazione dei colpevoli perché le conseguenze di un gesto che va ben oltre il deplorevole vandalismo potevano essere ben più gravi”.