I militari, al termine dell’indagine coordinata dalla Procura aretusea da quella dei minorenni di Catania, hanno fermato due minorenni e un ragazzo maggiorenne, Dylan Foti, 19 anni: sono accusati dell’omicidio del titolare di un panificio, Sebastiano Sortino
Rimproverati e cacciati perché creavano caos all’interno del panificio, si sono vendicati uccidendo il proprietario. È l’accusa formalizzata dalla procura di Siracusa nei confronti di tre giovani sospettati dell’omicidio del titolare di un panificio, Sebastiano Sortino, 49 anni, ucciso la notte del 9 settembre a Floridia, sempre nella provincia siracusana.
I carabinieri, al termine dell’indagine coordinata dalla Procura aretusea da quella dei minorenni di Catania hanno fermato due minorenni, stati trasferiti al centro prima accoglienza minori di Catania, e un ragazzo maggiorenne, Dylan Foti, 19 anni, chiuso nel carcere Cavadonna di Siracusa. Sono tutti accusati di omicidio volontario in concorso e porto e detenzione di munizioni ed arma clandestina.
Secondo i militari dell’Arma, infatti, l’omicidio è scaturito per una vendetta dei tre giovani dopo un’accesa lite con la vittima. Dalla ricostruzione è emerso che alle 3 della notte di sabato scorso, i tre giovani si sono materializzati nel panificio come loro abitudine per consumare cornetti e pizzette. Poi hanno iniziato a lanciarsi alcuni pezzi di pellet utilizzato per l’accensione del forno. Un comportamento chiassoso che ha indotto un dipendente a contattare il proprietario. Quest’ultimo si è precipitato nel panificio ed ha cacciato dal locale i tre giovani, esasperato da un comportamento che si ripeteva per l’ennesima volta. Uno “sgarro” secondo i tre che andava punito.
Così è nato l’agguato, mentre la vittima si trovava alla guida della sua vettura, per tornare a casa. I carabinieri hanno raccolto la testimonianza del dipendente e hanno acquisito le immagini dei sistemi di videosorveglianza pubblici e privati presenti nell’area. Gli indagati hanno parzialmente ammesso. Uno dei due minorenni ha riferito di avere con sé la pistola, una Beretta calibro7.65, utilizzata per commettere l’omicidio e di averla passata all’altro minore. Ha inoltre indicato il luogo in cui l’arma è stata gettata, un terreno incolto con fitta vegetazione a Floridia, luogo in cui la pistola è stata trovata, con ancora un colpo in canna. L’arma, con matricola abrasa, sarà sottoposta ad accertamenti balistici.