Dimissioni nel giorno in cui il consiglio di amministrazione ha cooptato il nuovo numero uno. Fabrizio Viola porta a casa 2,34 milioni lordi per la cessazione del rapporto di lavoro e 749mila euro di indennità per gli emolumenti che avrebbe ricevuto se il suo incarico fosse arrivato alla naturale scadenza
Il presidente del Monte dei Paschi di Siena, Massimo Tononi, ha presentato le proprie dimissioni al consiglio di amministrazione riunito per cooptare Marco Morelli, che dal prossimo 20 settembre assumerà la carica di amministratore delegato e direttore generale dell’istituto al posto di Fabrizio Viola. Quest’ultimo ha concordato con Rocca Salimbeni una buonuscita da 3 milioni di euro lordi.
L’addio di Tononi è arrivato a sorpresa. La decisione dell‘ex assistente di Romano Prodi all’Iri e sottosegretario all’Economia del suo secondo governo “è maturata, dopo aver coordinato il processo di nomina del nuovo ad a fronte del completamento della fase preliminare dell’operazione di rilancio della banca che, con l’assemblea di prossima convocazione, prenderà definitivo avvio”, si legge nella nota del gruppo.
Viola, che ha accettato di restare in carica fino al 15 ottobre “in un’ottica di adeguata ‘business continuity’ e passaggio di consegne”, a fronte della cessazione del rapporto di lavoro riceverà dalla banca 2,34 milioni lordi di cui 1,01 milioni come trattamento di preavviso, nella misura di 6 mensilità, e 1,33 milioni a titolo di severance, pari a circa 11 mensilità. Inoltre l’accordo prevede il riconoscimento, a fronte invece della cessazione del rapporto di amministrazione, di un’indennità ulteriore, pari agli emolumenti che sarebbero spettati a Viola fino alla naturale scadenza dell’incarico nell’aprile 2018, pari a 749.096 euro lordi.
La nomina di Morelli, come previsto dalla regolamentazione, sarà soggetta alla valutazione della Banca centrale europea.