Confronto a Dimartedì (La7) tra l’ex segretario del Pd, Pierluigi Bersani, e il direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, sulla riforma costituzionale e sul referendum. Bersani dichiara che voterà NO, se le cose restano come quelle attuali, a meno che non ci sia un progetto correttivo della riforma, già presentato dalla minoranza dem: “I senatori devono essere eletti e l’Italicum va cambiato. Il governo deve presentare una correzione“. Travaglio spiega che una modifica della riforma è assolutamente impossibile: “Mi domando come farà Bersani a ottenere quello che chiede, perché nel testo, ormai definitivo, della riforma Boschi-Verdini c’è scritto chiaramente che i senatori sono nominati dai Consigli regionali. Bisognava pensarci prima. Quindi, ho l’impressione che Bersani continuerà a votare NO anche tra due mesi. Potranno escogitare dei trucchetti, dei listini, delle cose strane, ma resta il fatto che i senatori non sono eletti dai cittadini”. Bersani invita il giornalista a considerare l’articolo in oggetto: “C’è scritto: ‘I Consigli regionali, conformemente alle scelte degli elettori'”. E Travaglio replica, citando Crozza e la sua ironia sui tentennamenti dell’ex segretario Pd: “Capisco la posizione di Bersani: è un disperato tentativo di salvare il partito. Ma rischia di essere una posizione che cerca di tenere insieme due opposti, proprio come quell’articolo della riforma Boschi, che scrive contemporaneamente che i senatori saranno nominati dai consiglieri regionali, ma saranno anche, in qualche modo, eletti dai cittadini. In realtà, i cittadini non avranno nemmeno la scheda per il Senato”
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