La data del referendum costituzionale sarà fissata il 26 settembre dal Consiglio dei ministri. Ad annunciarlo è stato lo stesso presidente del Consiglio Matteo Renzi a “Uno Mattina“. Da giorni le opposizioni chiedono che venga stabilito il giorno della consultazione che è stato più volte posticipato.
Proprio la campagna referendaria è al centro del dibattito dopo l’endorsement dell’ambasciatore Usa per il Sì accolto con imbarazzo dal governo e criticato dal fronte del No. Il membro del direttorio M5s Luigi Di Maio invece ha paragonato l’atteggiamento di Renzi a quello del dittatore cileno Augusto Pinochet: “A me dispiace”, ha commentato, “che il vicepresidente della Camera abbia detto questo perché i dittatori ammazzavano le persone. Dire che l’Italia è una dittatura non offende il presidente del Consiglio ma l’Italia e la sua storia. Evidentemente tutti abbiamo responsabilità. Mi hanno chiesto però proprio per questo di tranquillizzare il clima, smettere di parlare della durata della legislatura, della vita del governo. Mi hanno chiesto di aprire sulla legge elettorale. Io ho cercato di sparecchiare il tavolo da tutti i problemi”.
Il segretario Pd ha anche ribadito la disponibilità a cambiare il sistema di voto a patto che si trovi l’accordo in Parlamento per le modifiche: “Chiederemo ai partiti, gli altri partiti delle opposizioni, quali sono le loro idee altrimenti è una discussione surreale. Per me l’Italicum è un’ottima legge elettorale, ma se qualcuno ha proposte che le tiri fuori. Altrimenti è un dibattito surreale. Ma se ci viene chiesto: siete disponibili a cambiare la legge elettorale come segnale di ascolto e apertura? Io rispondo assolutamente sì”. Il 21 settembre prossimo la Camera discuterà una mozione di Sinistra Italiana in cui si chiede l’intervento per modificare l’Italicum e nei giorni precedenti Ap e Pd si riuniranno per valutare la questione.
Renzi a “Uno mattina” ha anche smentito che verranno fatti tagli alla sanità e che sarà introdotta una tassa sul fumo: “Nel 2017 i soldi per la sanità aumenteranno e non ci saranno interventi sui pacchetti di sigarette”, quindi “in modo categorico queste informazioni sono sbagliate. “I fondi alla sanità nel 2017 continueranno a crescere. Certo il ministro della Sanità chiede dieci e magari otterrà uno, ma non è che ha avuto un taglio. Se ci saranno tagli non sarà sul passato ma sulle richieste dei ministeri”.