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Roma, Scanzi: “M5S? Pericolosissime faide a causa di invidie”. Casini: “Dilettanti”

Roma? Bisogna tener conto delle problematiche della capitale, dell’impreparazione e della specificità del M5S romano. C’è una faida interna pericolossissima che ha a che fare con la gelosia e l’invidia. C’è un piccolo particolare: non siamo all’asilo Mariuccia, ma al governo di Roma”. Sono le parole del giornalista de Il Fatto Quotidiano, Andrea Scanzi, che, durante Otto e Mezzo (La7), analizza la difficile situazione capitolina. “Onestamente mi aspettavo tutto questo” – spiega – “e lo avevo anche scritto. Dissi che la vittoria del M5S a Roma sarebbe stata probabilmente la più grande vittoria di Renzi nel giro di pochi mesi. A Roma ci sono una forma di dilettantismo e di impreparazione evidente e un altro fattore che rischia di diventare determinante e che è l’aspetto peggiore del movimentismo: l’invidia e la gelosia”. Scanzi critica il post pubblicato dalla deputata pentastellata Roberta Lombardi contro Virginia Raggi sul caso Marra: “Questo attacco, che può essere lecito, non lo fai attraverso facebook in modo tale che poi tutti ti attacchino, perché il tuo sindaco sta in qualche modo cercando di uscire dalle sabbie mobili. Addirittura Beppe Grillo sul suo blog ha dovuto difendere la Raggi. Se, allora, il M5S è quello che sembra essere a Torino, un elettore italiano può nutrire fiducia, ma, visto che la prova del fuoco, a oggi, è Roma, dubito che siano ottimisti sulla situazione attuale”. Il senatore Udc, Pierferdinando Casini, ospite della trasmissione, accusa il M5S di dilettantismo: “Se i romani son contenti della Raggi, si tengano la Raggi. Si è ritenuto che la professionalità, e non solo nella politica, fosse una cosa negativa e si è scelta una strada diversa. Io mi auguro che la Raggi governi bene. Diamole tempo”. “Tutto questo è successo, e lo sa bene, non per un complotto, ma perché vi hanno visto per 20 anni al potere”, osserva Scanzi. “A noi hanno visto 20 anni, a questi bastano 2 mesi”, ribatte Casini. “Può anche darsi” – controbatte il giornalista – “A Torino no, a Roma è possibile. Vediamo. Parliamone. Non è che esiste solo la Raggi, anche se capisco che sia funzionale