Il colosso di Mountain View ha appena brevettato un dispositivo che consente alla propria self driving car di riconoscere i mezzi di servizio che si muovono intorno a lei. Analizzando durata e frequenza dei lampeggianti
Una delle questioni legate alle auto a guida autonoma è quella dello scarso “feeling” con il mondo circostante. Un passo in avanti in questo senso l’ha fatto Google, come riporta il quotidiano The Mercury News, brevettando un sistema che consente alla propria self driving car di riconoscere i mezzi di servizio che si muovono intorno a lei grazie a speciali sensori e telecamere.
Ambulanze, pompieri, polizia: il dispositivo è in grado di riconoscerne i lampeggianti posti sulle vetture di servizio e, cosa altrettanto importante, distinguerli da luci simili che possono trovarsi ai lati della strada. Come quelle, ad esempio, poste sui cancelli ad apertura automatica o quelle degli allarmi di negozi e abitazioni. Questo perché è in grado di analizzare durata e frequenza dei fasci luminosi delle auto di servizio, evitando di confonderli con gli altri. Anche grazie a dati geolocalizzati situati nella memoria centrale.
Una volta fatta la distinzione e riconosciuto il veicolo, poi, il sistema provvede ad “avvertire” il cervellone della Google car, che come prescritto dalla legge californiana, le farà cedere strada al mezzo in questione rallentando e spostandosi di lato. Il congegno è anche in grado di riconoscere ulteriori lampeggi, diretti alla stessa Google car.