Il castello dei destini incrociati – 1973 (Incipit)
“In mezzo a un fitto bosco, un castello dava rifugio a quanti la notte aveva sorpreso in viaggio: cavalieri e dame, cortei reali e semplici viandanti. Passai per un ponte levatoio sconnesso, smontai di sella in una corte buia, stallieri silenziosi presero in consegna il mio cavallo. Ero senza fiato; le gambe mi reggevano appena: da quando ero entrato nel bosco tali erano state le prove che mi erano occorse, gli incontri, le apparizioni, i duelli, che non riuscivo a ridare un ordine né ai movimenti né ai pensieri. Salii una scalinata; mi trovai in una sala ampia e spaziosa: molte persone – certamente anch’essi ospiti di passaggio, che m’avevano preceduto per le vie della foresta – sedevano a cena attorno a un desco illuminato da candelieri. Provai, al guardarmi intorno, una sensazione strana…”.