Due esperimenti independenti sono stati svolti, con esito positivo, in Cina e Canada: hanno mostrato che è possibile inviare messaggi criptati sfruttando le leggi della fisica quantistica sfruttando le normali infrastrutture presenti nelle nostre città. La materia è delicata ed è al centro degli interessi di governi, banche e sistemi di intelligence. E intanto tra Pechino e Shanghai si lavora alla realizzazione di una "autostrada quantistica"
Il nome ha un che di futuribile, che fa pensare a un film di fantascienza, a qualcosa di lontano dalla quotidianità. E invece quella che è una vera e propria rivoluzione per Internet e per le telecomunicazioni potrebbe essere quantomai vicina a realizzarsi. Si chiama “teletrasporto quantistico”, e consiste nella trasmissione di messaggi criptati con le leggi della fisica quantistica (e quindi impossibili da decifrare). Materia assai delicata, come è facile immaginare, e sulla quale, non a caso, da anni vigilano con attenzione banche, governi e sistemi di intelligence. Ebbene, proprio in queste ore arriva una notizia che potrebbe portare a notevoli sviluppi nel campo: per la prima volta il teletrasporto quantistico è stato compiuto, con successo, non con le strumentazioni avanzate di un laboratorio, ma sfruttando semplicemente le fibre ottiche delle linee di casa.
A rivelarlo è la rivista scientifica Nature Photonics, che dà conto di due esperimenti condotti praticamente in contemporanea: uno guidato da Qiang Zhang, dell’Università di Shanghai, in Cina, e l’altro da Wolfgang Tittel, dell’Università di Calgary, in Canada. Due esperimenti riusciti in modo indipendente, con metodi leggermente diversi ma con risultati simili. E che dimostrano, soprattutto, come il teletrasporto quantistico possa a breve trovare diffusione concreta.
“Non stiamo parlando di teletrasporto come quello di Star Trek – ha precisato all’Ansa Fabio Sciarrino, esperto di ottica quantistica all’Università Sapienza di Roma – ma di una tecnologia forse meno spettacolare, ma comunque rivoluzionaria”. A suscitare gli interessi del mondo della ricerca c’è soprattutto la possibilità, garantita da questo tipo di teletrasporto, di inviare messaggi criptati impossibili da decifrare, grazie alle leggi che governano il mondo dei quanti. Un sistema che in futuro potrebbe mettere in comunicazione i tanto attesi computer quantistici. Ed è per queste ragioni che lo sviluppo di questa tecnologia potrebbe avere enormi ricadute per molti problemi di sicurezza nazionale, come i sistemi bancari, militari e la privacy dei cittadini.
“I primi esperimenti di teletrasporto quantistico vennero fatti nei laboratori della Sapienza 20 anni fa – ha spiegato Sciarrino – ma si trattava all’epoca di trasferimento di informazioni attraverso reti costruite ad hoc in laboratorio. Ora per la prima volta i dati sono stati teletrasportati per una decina di chilometri usando le infrastrutture già esistenti in una città”. Le prime applicazioni della tecnologia? “Di certo saranno nel mondo delle comunicazioni criptate, militari o finanziarie. Tra qualche anno – ha precisato il ricercatore – potrebbe cambiare l’intera rete Internet, ma è impossibile dire come. Non sapevamo neanche cosa sarebbe nato dalle prime comunicazioni web fatte al Cern, poi internet ha cambiato il mondo”.
Anche se non si sa bene dove si potrà arrivare, di certo gli interessi nel settore sono enormi, tanto che l’Europa ha deciso di investire ben 1 miliardo di dollari in questo settore, e la Cina ha lanciato il primo satellite per comunicazioni quantistiche e sta lavorando a una “autostrada quantistica” per collegare Pechino e Shanghai.