Sette foto e un video: questo il materiale proveniente dall’hackeraggio dello spazio cloud di una giornalista Sky. Foto intime che sarebbero dovute restare private. E invece il tam tam social non si è fatto attendere: in breve tempo hanno cominciato a circolare dei link per scaricare e vedere immagini e video. Il nome della giovane giornalista è diventato subito trending topic su Twitter, tra facili ironie e critiche feroci.
E lei, a poche ore dalla diffusione delle immagini, ha reagito così attraverso il suo ufficio stampa: “Quello che è successo oggi è estremamente grave. Il telefono portatile è stato hackerato e alcune sue foto privatissime di alcuni anni fa, in realtà insieme ad evidenti fotomontaggi, in queste ore sono distribuite in rete da moltissime persone. Lei ha subito sporto denuncia alla Polizia di Stato (Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Milano) chiedendo che si dia inizio all’azione penale contro chiunque risulti concorrente di tutti i reati perseguibili e cioè della pubblicazione e distribuzione delle foto. La giornalista ha subito una gravissima violazione della privacy, è molto amareggiata ma nello stesso tempo indignata e pronta a gestire questa vicenda. Il suo pensiero – continua la nota – è rivolto a ragazze più giovani, magari meno solide, cercando di condividere la sua esperienza sul fatto che chiunque distribuisce con leggerezza una foto privata magari di un amico, di una fidanzata o di una ex senza chiedere il suo consenso commette un reato. Questo è ciò che tutti i ragazzi devono avere bene in mente perché una condivisione su WhatsApp o sui social, che non hanno sistemi di controllo dei materiali che transitano su di loro, diventa incontrollabile e senza possibilità di ritorno. E che la denuncia alla Polizia di Stato è la prima cosa da fare”.