Ieri, dalla pagina ufficiale del Comitato per il No, abbiamo lanciato una delle prime dirette Facebook. Questa volta abbiamo dato spazio agli studenti ai quali abbiamo chiesto di raccontarci le loro impressioni sulle modifiche della Costituzione volute dal governo. E abbiamo dato la possibilità agli utenti di fare domande in diretta (a dirla tutta avevamo invitato anche il ministro Maria Elena Boschi a partecipare).
L’entusiasmo degli studenti, la loro passione, è stata travolgente. Sono arrivate tantissime domande, ho dovuto selezionarle e abbiamo dato spazio soprattutto a chi aveva dubbi e a chi era propenso a votare sì. Qualcuno si è ricreduto, qualcuno no. Ma l’importante è che abbiano partecipato, perché è questo che davvero manca alla politica: meno tifo da stadio, più confronto e partecipazione nelle scelte che riguardano tutti noi.
Questa settimana dalla pagina Facebook del Comitato per il No abbiamo raggiunto 1 milione di persone con la nostra attività e abbiamo ricevuto oltre 100.000 interazioni ai nostri post, nonostante manchino ancora 2 mesi al referendum e la pagina sia nata solo da qualche mese. Questo mostra che l’interesse delle persone c’è, ma sono stanche dell’autoreferenzialità dei talk show. Sono stanche dello squilibrio informativo su tv e giornali a favore del governo.
Il nostro obiettivo di informare il maggior numero di persone non si esaurisce con Facebook ma cresce soprattutto nei territori perché è il confronto diretto che fa la differenza. Ad agosto abbiamo lavorato ogni singolo giorno e, grazie a questo continuo impegno, abbiamo superato la quota di 500 comitati locali per il No, a cui si aggiungono i 100 comitati degli studenti per il No.
Fra pochi giorni arriveranno nuove iniziative e nuove dirette, le troverete tutte sulla pagina Facebook del Comitato per il No. Vi aspettiamo. Un cittadino informato è un cittadino sovrano. La forza del No è ridare potere ai cittadini.