Roma, 2 gen. - (Adnkronos) - Dieci anni dalla morte e il suo 70esimo compleanno. Per Pino Daniele il 2025 segna un doppio anniversario. Era infatti il 4 gennaio 2015 quanto si spense quella voce graffiante, quel sound unico che fondeva il cuore di Napoli con il blues, il jazz e le melodie del mondo. Un'occasione per ricordare e celebrare un artista che ha lasciato un segno indelebile nella musica italiana.
Nato il 19 marzo del 1955, Pino Daniele è stato un unicum. Chitarrista autodidatta, ha saputo creare un linguaggio musicale innovativo, intrecciando la tradizione napoletana con generi provenienti da altre culture. Fin dagli esordi con 'Terra Mia' (1977) e il successivo 'Pino Daniele' (1979), la sua ricerca musicale si è distinta per originalità. Ma è con 'Nero a Metà' (1980) che la sua musica raggiunge il grande pubblico. Questo album, giustamente inserito nella classifica Rolling Stone dei '100 album più belli di sempre', ha segnato una svolta, mescolando la visceralità di Napoli con il soul, il blues e il jazz in un modo profondamente personale.
La sua carriera è stata un'escalation di successi e collaborazioni prestigiose. 'Vai Mo'' (1981) e 'Bella 'mbriana' (1982), con la partecipazione di musicisti del calibro di Alphonso Johnson e Wayne Shorter, hanno consolidato il suo successo. Seguono 'Musicante' (1984), il doppio live 'Sciò' e 'Ferryboat' (1985). Proprio 'Musicante', a 40 anni dall'uscita, è stato da poco celebrato con una ristampa speciale 'Musicante 40th anniversary album' che include l'album originale rimasterizzato da Pino 'Pinaxa' Pischetola e le 'Studio Session', registrazioni inedite in presa diretta. "È un documento che svela il processo creativo di mio padre e mostra la sua ricerca di un suono e di un'identità, impregnate di sonorità mediterranee e napoletane", ha raccontato all'Adnkronos, Alessandro Daniele, figlio dell'artista e anima della Fondazione Pino Daniele.
Pino Daniele si è esibito sui palchi più importanti, aprendo il concerto di Bob Marley, partecipando a festival jazz internazionali, suonando a Cuba, in Canada, a Parigi e all'Arena di Verona. La sua sete di sperimentazione lo ha portato a collaborare con Ritchie Havens in 'Common Ground' (1986) e ad esplorare le sonorità dell'arab rock in 'Bonne Soirée' (1987). Ogni album è un viaggio sonoro, una nuova avventura musicale. E il talento di Pino Daniele ha conquistato anche il cinema: ha firmato le colonne sonore di film di Massimo Troisi, come 'Ricomincio da tre' e 'Pensavo fosse amore invece era un calesse'.
Gli anni '90 sono stati costellati di successi per l'artista napoletano: 'Mascalzone Latino' (1989), 'Un Uomo In Blues' (1991) con l'indimenticabile ''O scarrafone', 'Sotto 'O Sole' (1992), 'Che Dio Ti Benedica' (1993) con la collaborazione di Chick Corea, e il live 'E Sona Mo''. Con 'Non calpestare i fiori nel deserto' (1995), con la partecipazione di Irene Grandi e Jovanotti, ha conquistato il Festivalbar e intrapreso un tour con Pat Metheny. Numerose le collaborazioni dal vivo con artisti come Eros Ramazzotti, Ron, Francesco De Gregori e Fiorella Mannoia. 'Dimmi cosa succede sulla terra' (1997), con Giorgia, Noa e Raiz, ha vinto dieci dischi di platino e il Festivalbar. L'anno successivo ha celebrato i suoi 20 anni di carriera con 'Yes I know my way', con la partecipazione di Jim Kerr dei Simple Minds. Con 'Medina' (2001) ha esplorato le sonorità del Nord Africa, fondendole con la melodia italiana e il rap napoletano.
La sua produzione è andata avanti con 'Pino Daniele Project - Passi d'Autore' (2004), 'Il mio nome è Pino Daniele e vivo qui' (2007) con Giorgia, Tony Esposito e il Peter Erskine Trio, e 'Ricomincio da trenta' (2008), un triplo album per i 30 anni di carriera. 'Electric Jam' (2009) ha visto il duetto con J-Ax in 'Il sole dentro di me'. Pino Daniele si è poi esibito all'Apollo Theatre di New York e ha partecipato al Crossroads Guitar Festival di Eric Clapton.
'Boogie Boogie Man' (2010) include duetti con Mina, Franco Battiato, Mario Biondi e J-Ax. Nel 2011, un concerto storico con Eric Clapton allo Stadio San Paolo di Napoli ha raccolto fondi per l'Ospedale Pausilipon. 'La grande madre' (2012) è stato il suo ultimo album di inediti. La scomparsa improvvisa di Pino Daniele, il 4 gennaio 2015 ha lasciato un vuoto incolmabile. Napoli e il mondo musicale lo hanno ricordato con grande commozione, celebrando il suo genio e la sua umanità. Un affetto ancora vivo, testimoniato dal successo del singolo postumo 'Again', uscito un mese fa e che in soli 7 giorni ha raggiunto la vetta della classifica EarOne Airplay.
Tra gli eventi per il decennale della scomparsa e il 70esimo compleanno, il documentario 'Pino' di Francesco Lettieri, prodotto da Groenlandia, Lucky Red e Tartare Film, nelle sale il 19 gennaio. Nel documentario è la stessa voce di Pino Daniele a raccontare i propri sogni, le lotte, le delusioni, i traguardi e il rapporto con amici e colleghi, grazie a una lunga intervista video inedita rilasciata al giornalista Federico Vacalebre, che firma il soggetto del documentario insieme a Lettieri. "Per la prima volta - racconta ancora Alessandro Daniele - ho dato accesso completo agli archivi della fondazione, materiale fotografico e video mai pubblicati. Dall'infanzia fino al 2014: c'è veramente tutta la sua vita".
Questo percorso biografico sarà ripreso anche dalla mostra 'Pino Daniele Spiritual' a Palazzo Reale di Napoli dal 19 marzo, giorno del suo compleanno. Mentre per sostenere l'arte c'è il 'Musicante Award – Premio Pino Daniele', il contest, ideato dalla Fondazione, che offre a giovani musicisti l'opportunità di emergere e sviluppare la propria carriera. E poi una data: il 18 settembre 2025 in Piazza del Plebiscito a Napoli si terrà 'Pino è - Il viaggio del musicante', uno show evento che vedrà sul palco grandi nomi del mondo della musica e dell’entertainment per ricordarlo.
Una grande festa nella sua città ("Parlare di mio padre è come parlare di Napoli, e viceversa", ha detto Alessandro) con tanti ospiti, artisti, musicisti, amici e colleghi per celebrare uno dei più grandi musicisti della storia della musica italiana. Il ricavato dell’evento sarà devoluto a sostegno della ricerca oncologica pediatrica e della formazione artistica. Tra racconti, aneddoti, omaggi e ovviamente tanta musica, verranno ripercorse la vita e la carriera di Pino Daniele che, anche a dieci anni dalla sua scomparsa, resta un'icona della musica italiana.
(di Loredana Errico)
Giustizia & Impunità
Csm, nuovo regolamento: più trasparenza su nomine e stop alle nomine a pacchetto. Legnini: “Così correnti meno forti”
Approvato il testo con 18 sì e 7 astenuti. Il vicepresidente: "Così organismo più autorevole ed efficiente". Mattarella: "Risultato significativo"
Più trasparenza nelle nomine, con uno stop a quelle “a pacchetto” e con la pubblicità, a certe condizioni, delle sedute di commissione in cui si discute della scelta dei vertici degli uffici giudiziari. Più speditezza dei lavori, con tetti temporali stringenti agli interventi dei consiglieri in certe occasioni e poteri deliberativi riconosciuti, sia pure in casi limitati, alle Commissioni. Più collegialità nella programmazione dei lavori e possibilità di un riesame delle decisioni del Comitato di presidenza se a chiederlo è almeno un quarto dei consiglieri. L’approvazione è avvenuta dopo 66 sedute e 7 plenum, in tutto un anno e mezzo.
Novanta articoli che ridisegnano il funzionamento del Consiglio superiore della magistratura, con l’obiettivo di assicurare più trasparenza, efficienza e collegialità. Il testo è stato accolto con 18 voti a favore, nessun contrario e 7 astenuti: l’intero gruppo di Magistratura Indipendente, i laici dei centro-destra Antonio Leone, Maria Elisabetta Casellati e Pierantonio Zanettin e il togato Aldo Morgigni, di Autonomia e Indipendenza, corrente di Piercamillo Davigo.
Il testo ha come obiettivo quello di favorire la trasparenza, la collegialità e l’efficienza dell’organo. “Tutto il Consiglio aveva assunto un impegno ambizioso” ha detto il vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini, alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella, con “l’intento espresso all’unisono, in quella circostanza, consisteva nell’utilizzare ogni spazio regolamentare per tentare di mutare volto al Consiglio superiore della magistratura, con l’obiettivo di rafforzarne l’autorevolezza e l’efficienza, mantenendo saldo l’ancoraggio alle funzioni costituzionali attribuitegli dalla Costituzione”. Per il presidente della Repubblica Mattarella “il regolamento del Csm è uno strumento complesso che deve rispondere alle linee di efficienza cui il consiglio deve adeguarsi” ed “è un risultato particolarmente significativo di questa consiliatura”.
Stop nomine “a pacchetto”
Non si voteranno più in blocco le nomine che riguardano magistrati dello stesso ufficio, e che erano occasione di accordi a tavolino sulle correnti, ma il plenum si pronuncerà sui singoli nomi. E in presenza di proposte alternative, anche presentate da chi non fa parte della Terza Commissione, ci sarà il ballottaggio.
Commissioni pubbliche su scelta dei capi degli uffici
Le sedute in cui si discutono le proposte da presentare al plenum potranno essere seguite dalla stampa e dal pubblico (ma in locali diversi e attraverso impianti audiovisivi), quando lo chiederà un terzo dei componenti della commissione Direttivi (2 su 6). Per le altre commissioni la pubblicità di singole riunioni e solo per alcune pratiche dovrà essere deliberata a maggioranza.
Basta interventi fiume
Quando sarà necessario, si ricorrerà al contingentamento dei tempi: in plenum non si potrà prendere la parola per più di 10 minuti, estensibili al massimo a 20 su decisione del presidente. Per presentare emendamenti o fare dichiarazioni di voto, non si potranno utilizzare più di cinque minuti.
Non tutto al vaglio del plenum
Sulle materie e i procedimenti non riservati dalla legge e dal regolamento del Csm all’assemblea potranno esprimersi in via deliberativa le Commissioni con l’adozione di atti di indirizzo generale. Ma la pratica andrà all’esame del plenum, anche su richiesta di un solo consigliere.
Programmazione dei lavori
Fermo restando che l’ordine del giorno del plenum è di competenza del capo dello Stato e su sua delega del vice presidente, viene introdotta una riunione bimestrale del “numero due” di Palazzo dei marescialli con i presidenti delle Commissioni, per dar modo loro di indicare le priorità delle pratiche da trattare
Rapporti comitato presidenza-consiglieri
Ogni consigliere potrà chiedere la motivazione di singole decisioni dell’organo di vertice di Palazzo dei marescialli (che delibera sull’apertura delle pratiche) e di essere ascoltato. E almeno un quarto dei componenti eletti potrà sollecitare il riesame di una o più deliberazioni. La decisione finale resta però del Comitato di presidenza, con un provvedimento motivato.
Semplicità e chiarezza
Tutti gli atti del Csm dovranno essere formulati nel rispetto di questi due requisiti.
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Palermo, 4 gen. (Adnkronos) - La Procura di Palermo ha iscritto nel registro degli indagati due persone ritenute gli assassini di Piersanti Mattarella, l'ex Presidente della Regione siciliana, ucciso il 6 gennaio del 1980 a Palermo sotto gli occhi della moglie Irma e dei figli, Bernardo e Maria. Secondo quanto scrive oggi Repubblica, ci sarebbe una svolta nell'inchiesta riaperta sull'assassinio del politico, fratello del Capo dello Stato, Sergio Mattarella. I due indagati sarebbero"soggetti legati alla mafia accusati di essere i sicari dell'esponente della Dc", scrive il quotidiano. Per l'omicidio Mattarella sono stati condannati solo i mandanti, i componenti della Cupola di Cosa nostra, mentre sono stati assolti Valerio Fioravanti e Gilberto Cavallini, che erano finiti sotto inchiesta con l'accusa di essere i killer dell'ex governatore. Ad ipotizzarlo era stato il giudice Giovanni Falcone che indagò sul delitto eccellente. "L'assassino di Mattarella - si legge nel'articolo - è a volto scoperto e viene visto da almeno 5 testimoni: è un uomo sui 25 anni, con l'aspetto da bravo ragazzo, altro circa un metro e settante. Corporatura robusta, capelli castani. La vedova di Mattarella aiuta a disegnare l'identikit e poi riconosce il capo dei Nar, Valerio Fioravanti, nelle foto pubblicate dopo l'arresto, come una persona molto simile a lui". Adesso la Procura di Palermo ha raccolto "nuove rivelazioni, nuovi dati e riscontri che rafforzano il quadro dell'accusa nei confronti dei nuovi indagati".
Washington, 3 gen. (Adnkronos/Afp) - Il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump, condannato in primavera da un tribunale penale di New York per aver effettuato pagamenti occulti alla pornostar Stormy Daniels, conoscerà la sua pena il 10 gennaio, ossia 10 giorni prima del suo insediamento alla Casa Bianca (previsto per il 20 gennaio). Lo ha deciso il giudice della Corte suprema statale, Juan Merchan, il quale ha dichiarato che non intende condannare Trump al carcere.
Trump dovrà "comparire in aula il 10 gennaio 2025", ha ordinato Merchan in un'ordinanza nella quale ha specificato di non essere "propenso a imporre una sentenza di incarcerazione" all'uomo che diventerà il 47esimo presidente degli Stati Uniti.
La decisione del giudice di New York "è un attacco all'immunità presidenziale", ha affermato un portavoce del tycoon repubblicano, Steven Cheung.
Roma, 2 gen. - (Adnkronos) - Dieci anni dalla morte e il suo 70esimo compleanno. Per Pino Daniele il 2025 segna un doppio anniversario. Era infatti il 4 gennaio 2015 quanto si spense quella voce graffiante, quel sound unico che fondeva il cuore di Napoli con il blues, il jazz e le melodie del mondo. Un'occasione per ricordare e celebrare un artista che ha lasciato un segno indelebile nella musica italiana.
Nato il 19 marzo del 1955, Pino Daniele è stato un unicum. Chitarrista autodidatta, ha saputo creare un linguaggio musicale innovativo, intrecciando la tradizione napoletana con generi provenienti da altre culture. Fin dagli esordi con 'Terra Mia' (1977) e il successivo 'Pino Daniele' (1979), la sua ricerca musicale si è distinta per originalità. Ma è con 'Nero a Metà' (1980) che la sua musica raggiunge il grande pubblico. Questo album, giustamente inserito nella classifica Rolling Stone dei '100 album più belli di sempre', ha segnato una svolta, mescolando la visceralità di Napoli con il soul, il blues e il jazz in un modo profondamente personale.
La sua carriera è stata un'escalation di successi e collaborazioni prestigiose. 'Vai Mo'' (1981) e 'Bella 'mbriana' (1982), con la partecipazione di musicisti del calibro di Alphonso Johnson e Wayne Shorter, hanno consolidato il suo successo. Seguono 'Musicante' (1984), il doppio live 'Sciò' e 'Ferryboat' (1985). Proprio 'Musicante', a 40 anni dall'uscita, è stato da poco celebrato con una ristampa speciale 'Musicante 40th anniversary album' che include l'album originale rimasterizzato da Pino 'Pinaxa' Pischetola e le 'Studio Session', registrazioni inedite in presa diretta. "È un documento che svela il processo creativo di mio padre e mostra la sua ricerca di un suono e di un'identità, impregnate di sonorità mediterranee e napoletane", ha raccontato all'Adnkronos, Alessandro Daniele, figlio dell'artista e anima della Fondazione Pino Daniele.
Pino Daniele si è esibito sui palchi più importanti, aprendo il concerto di Bob Marley, partecipando a festival jazz internazionali, suonando a Cuba, in Canada, a Parigi e all'Arena di Verona. La sua sete di sperimentazione lo ha portato a collaborare con Ritchie Havens in 'Common Ground' (1986) e ad esplorare le sonorità dell'arab rock in 'Bonne Soirée' (1987). Ogni album è un viaggio sonoro, una nuova avventura musicale. E il talento di Pino Daniele ha conquistato anche il cinema: ha firmato le colonne sonore di film di Massimo Troisi, come 'Ricomincio da tre' e 'Pensavo fosse amore invece era un calesse'.
Gli anni '90 sono stati costellati di successi per l'artista napoletano: 'Mascalzone Latino' (1989), 'Un Uomo In Blues' (1991) con l'indimenticabile ''O scarrafone', 'Sotto 'O Sole' (1992), 'Che Dio Ti Benedica' (1993) con la collaborazione di Chick Corea, e il live 'E Sona Mo''. Con 'Non calpestare i fiori nel deserto' (1995), con la partecipazione di Irene Grandi e Jovanotti, ha conquistato il Festivalbar e intrapreso un tour con Pat Metheny. Numerose le collaborazioni dal vivo con artisti come Eros Ramazzotti, Ron, Francesco De Gregori e Fiorella Mannoia. 'Dimmi cosa succede sulla terra' (1997), con Giorgia, Noa e Raiz, ha vinto dieci dischi di platino e il Festivalbar. L'anno successivo ha celebrato i suoi 20 anni di carriera con 'Yes I know my way', con la partecipazione di Jim Kerr dei Simple Minds. Con 'Medina' (2001) ha esplorato le sonorità del Nord Africa, fondendole con la melodia italiana e il rap napoletano.
La sua produzione è andata avanti con 'Pino Daniele Project - Passi d'Autore' (2004), 'Il mio nome è Pino Daniele e vivo qui' (2007) con Giorgia, Tony Esposito e il Peter Erskine Trio, e 'Ricomincio da trenta' (2008), un triplo album per i 30 anni di carriera. 'Electric Jam' (2009) ha visto il duetto con J-Ax in 'Il sole dentro di me'. Pino Daniele si è poi esibito all'Apollo Theatre di New York e ha partecipato al Crossroads Guitar Festival di Eric Clapton.
'Boogie Boogie Man' (2010) include duetti con Mina, Franco Battiato, Mario Biondi e J-Ax. Nel 2011, un concerto storico con Eric Clapton allo Stadio San Paolo di Napoli ha raccolto fondi per l'Ospedale Pausilipon. 'La grande madre' (2012) è stato il suo ultimo album di inediti. La scomparsa improvvisa di Pino Daniele, il 4 gennaio 2015 ha lasciato un vuoto incolmabile. Napoli e il mondo musicale lo hanno ricordato con grande commozione, celebrando il suo genio e la sua umanità. Un affetto ancora vivo, testimoniato dal successo del singolo postumo 'Again', uscito un mese fa e che in soli 7 giorni ha raggiunto la vetta della classifica EarOne Airplay.
Tra gli eventi per il decennale della scomparsa e il 70esimo compleanno, il documentario 'Pino' di Francesco Lettieri, prodotto da Groenlandia, Lucky Red e Tartare Film, nelle sale il 19 gennaio. Nel documentario è la stessa voce di Pino Daniele a raccontare i propri sogni, le lotte, le delusioni, i traguardi e il rapporto con amici e colleghi, grazie a una lunga intervista video inedita rilasciata al giornalista Federico Vacalebre, che firma il soggetto del documentario insieme a Lettieri. "Per la prima volta - racconta ancora Alessandro Daniele - ho dato accesso completo agli archivi della fondazione, materiale fotografico e video mai pubblicati. Dall'infanzia fino al 2014: c'è veramente tutta la sua vita".
Questo percorso biografico sarà ripreso anche dalla mostra 'Pino Daniele Spiritual' a Palazzo Reale di Napoli dal 19 marzo, giorno del suo compleanno. Mentre per sostenere l'arte c'è il 'Musicante Award – Premio Pino Daniele', il contest, ideato dalla Fondazione, che offre a giovani musicisti l'opportunità di emergere e sviluppare la propria carriera. E poi una data: il 18 settembre 2025 in Piazza del Plebiscito a Napoli si terrà 'Pino è - Il viaggio del musicante', uno show evento che vedrà sul palco grandi nomi del mondo della musica e dell’entertainment per ricordarlo.
Una grande festa nella sua città ("Parlare di mio padre è come parlare di Napoli, e viceversa", ha detto Alessandro) con tanti ospiti, artisti, musicisti, amici e colleghi per celebrare uno dei più grandi musicisti della storia della musica italiana. Il ricavato dell’evento sarà devoluto a sostegno della ricerca oncologica pediatrica e della formazione artistica. Tra racconti, aneddoti, omaggi e ovviamente tanta musica, verranno ripercorse la vita e la carriera di Pino Daniele che, anche a dieci anni dalla sua scomparsa, resta un'icona della musica italiana.
(di Loredana Errico)
Roma, 3 gen. (Adnkronos) - Un dorso di Economia per tutti i giornali del gruppo Angelucci. È tutto pronto, a quanto apprende l'Adnkronos, per il lancio di una nuova iniziativa editoriale che coinvolgerà 'Il Giornale' diretto da Alessandro Sallusti, 'Libero' diretto da Mario Sechi e 'Il Tempo' diretto da Tommaso Cerno. A coordinare il dorso di economia sarà il vicedirettore de 'Il Giornale' Osvaldo De Paolini tra i principali e più apprezzati giornalisti del settore. Il progetto prevedrebbe ben 40 pagine con anticipazioni, interviste, analisi e retroscena.
Secondo quanto risulta all'Adnkronos De Paolini, che già da tempo aveva messo a punto il progetto, ha praticamente messo a punto la squadra ed esordirà in edicola ad aprile puntando al target del dorso di Economia del 'Corriere della Sera'. A Milano non escludono che il Gruppo Angelucci non riesca anche ad anticipare i tempi.
Roma, 3 gen. (Adnkronos) - Un dorso di Economia per tutti i giornali del gruppo Angelucci. È tutto pronto, a quanto apprende l'Adnkronos, per il lancio di una nuova iniziativa editoriale che coinvolgerà 'Il Giornale' diretto da Alessandro Sallusti, 'Libero' diretto da Mario Sechi e 'Il Tempo' diretto da Tommaso Cerno. A coordinare il dorso di economia sarà il condirettore de 'Il Giornale' Osvaldo De Paolini tra i principali e più apprezzati giornalisti del settore. Il progetto prevedrebbe ben 40 pagine con anticipazioni, interviste, analisi e retroscena.
Secondo quanto risulta all'Adnkronos De Paolini, che già da tempo aveva messo a punto il progetto, ha praticamente messo a punto la squadra ed esordirà in edicola ad aprile puntando al target del dorso di Economia del 'Corriere della Sera'. A Milano non escludono che il Gruppo Angelucci non riesca anche ad anticipare i tempi.
Palermo, 3 gen. (Adnkronos) - Una donna di Catania ha chiesto l’intervento della Polizia di Stato, di buon mattino, dopo aver trovato accovacciato sul cofano della sua auto un uomo che non ha voluto sentire ragione di scendere dal mezzo per consentire alla proprietaria di andare a lavoro.
L’uomo, un 35enne di origine rumene, ha farfugliato alcune parole alla donna, rimanendo saldamente seduto sul cofano al punto tale che la signora, impaurita, ha messo in moto l’auto per cercare di farlo desistere e poi si è rivolta alla Sala Operativa della Questura di Catania che, prontamente, ha inviato due volanti in suo soccorso. Nel frattempo, viste le rimostranze dell’uomo, la donna ha cercato di portare l’auto, procedendo a passo d’uomo, nella vicina piazza Pietro Lupo. Qui, alla vista degli agenti della squadra Volanti, il 35enne rumeno è balzato giù dall’auto per afferrare una transenna e lanciarla contro il portone degli uffici di Polizia. I poliziotti hanno tentato più volte di bloccarlo nel tentativo di farlo ragionare, ma l’uomo ha più volte opposto una forte resistenza, sferrando un calcio contro una volante, danneggiandola.
Per questa sua condotta il 35enne è stato arrestato, ferma restando la presunzione di innocenza dell’indagato valevole ora e condanna definitiva, e, a seguito di rito direttissimo, l’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’arresto applicando nei suoi confronti la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
Roma, 3 gen. (Adnkronos/Labitalia) - Vicenza come centro dell’innovazione tecnologica per il settore orafo con il ritorno di T.Gold, evento di riferimento globale per i macchinari e le tecnologie all’avanguardia per la lavorazione dei gioielli. Organizzato da Italian Exhibition Group in contemporanea con Vicenzaoro January, T.Gold riunisce dal 17 al 21 gennaio l’offerta più completa di macchinari e tecnologie orafe grazie a 170 aziende da 16 Paesi, per una manifestazione sempre più globale con tutta l’eccellenza del Made in Italy e il 40% di espositori esteri. Germania, Turchia, Svizzera, Stati Uniti e Regno Unito i Paesi più rappresentati.
In fiera aziende di punta quali Elettrolaser, Italimpianti Orafi, Sisma, Orotig e Legor Group, che confermano la leadership del Made in Italy nel settore. Mentre si distinguono tra i migliori player internazionali realtà come le tedesche Heimerle + Meule e Schultheiss, la svizzera Starrag Vuadens e Goodwin Refractory Services dal Regno Unito. Torna anche il Jewellery Technology Forum (Jtf), organizzato da Ieg in collaborazione con Legor Group. Tra i momenti più attesi della manifestazione, offrirà una panoramica sulle tendenze future e le sfide del settore.
Evento strategico per l’industry del gioiello, a T.Gold l’alta tecnologia incontra la tradizione orafa per rispondere alle esigenze di un mercato in costante evoluzione, sempre più competitivo e attento alla sostenibilità di prodotti e processi produttivi, alla personalizzazione e alla massima precisione tecnica.
Nella Hall 9, comodamente connessa al quartiere fieristico di Ieg con un servizio navetta gratuito, tutte le soluzioni più all’avanguardia che trasformano la manifattura, migliorano l’efficienza produttiva, favoriscono la riduzione dell’impatto ambientale, l’uso responsabile delle risorse e la tracciabilità lungo la filiera.
T.Gold risponde a una domanda articolata che spazia dai macchinari multifunzione per ottimizzare la lavorazione dei materiali preziosi, a soluzioni completamente customizzate per produzioni di nicchia che esaltano l’artigianalità e il design, fino ad attrezzature e utensili per banchi da lavoro e laboratori orafi.
Sei le categorie principali in cui è organizzata l’offerta della più ampia vetrina per la produzione e la lavorazione del gioiello: trattamenti delle leghe e galvanica, tecnologie per la prototipazione e la produzione digitale, lavorazioni meccaniche avanzate, montaggio e tecniche di saldatura, processi di affinazione e recupero, strumenti per la finitura e l’utensileria.