Proprio vero, l’entusiasmo per le ricorrenze sta decisamente scemando. Ne sa qualcosa il ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Uscita ammaccata dalla campagna del Fertility Day, i cui effetti hanno prodotto strascichi polemici prima, durante e dopo la data del 22 settembre fissata per le celebrazioni. Ma ne sanno qualcosa in Parlamento anche gli autori della proposta di legge che vorrebbe tanto istituire la Giornata della Famiglia. Un tema, a quanto pare divisivo, specie dopo l’ok alle unioni civili. A scontrarsi sono infatti da una parte i rappresentanti di Democrazia solidale-Centro Democratico (Ds-Cd) che vorrebbero fare del 15 maggio una festa per la famiglia per così dire tradizionale. Dall’altra parte, un manipolo di deputati di Pd e Sinistra Italiana che su questo tema confermano una forte comunanza di idee, al punto che in commissione Affari ostituzionali alla Camera cercano di allargare il concetto di famiglia da festeggiare anche ai nuclei che non siano per forza composti, secondo i vecchi canoni, da mamma, papà e relativi figlioli. Uno scontro che si presenta fin d’ora insanabile, specie per le conseguenze, non volute originariamente, dai promotori dell’iniziativa. I quali, in questo modo, rischiano che delle invise unioni civili si possa parlare anche tra i banchi di scuola almeno un giorno l’anno. Un effetto certamente non desiderato dal relatore della proposta di legge Gianluigi Gigli di Ds-Cd che, non a caso, ad un certo punto ha sbottato lamentandosi per il fatto che gli emendamenti presentati stravolgono il senso della sua iniziativa.
DIO, PATRIA, FAMILY Confronto duro, dunque. Che sta generando anche un’altra, imprevista conseguenza: la contestazione aperta alla corsa per la creazione di ricorrenze. “Basta con l’istituzione di tutte queste Giornate di celebrazione, il Parlamento non può permettersi di assumere iniziative che, seppur condivisibili, rischiano di generare oneri insostenibili e di apparire retoriche: l’assunzione di queste scelte legislative determina anche una gerarchia di valori considerati di diverso livello a seconda che siano sostenuti o meno dalla maggioranza”. A parlare è il deputato di Forza Italia Francesco Paolo Sisto. Il quale rompe i canoni del politicamente corretto e che, dopo l’ennesima proposta incardinata in Commissione, ha chiesto agli uffici di Montecitorio un resoconto di tutte le iniziative dello stesso tenore già varate dal Parlamento. Risultato? Dalla documentazione fornita a Sisto dalla burocrazia della Camera viene fuori una valanga di celebrazioni istituite, perdipiù in continua crescita visto che potrebbe presto arricchirsi, almeno e le proposte in esame in Parlamento dovessero passare, anche con una Giornata della povertà e un’altra della memoria dei Giusti.
E’ QUI LA FESTA? Ma veniamo all’elenco messo a punto dagli uffici di Montecitorio. Alcune delle celebrazioni della lista sono ormai nel dna degli italiani. Altre invece, anche se istituite con legge ordinaria, restano assolutamente sconosciute ai più. Al top delle solennità compaiono ovviamente quelle fissate agli albori della Repubblica. Con la legge 260 del 1949 se ne stabilirono d’un colpo ben quattordici: l’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria (8 dicembre), il Natale del Signore (25 dicembre) e, il giorno successivo, Santo Stefano. Festa ovviamente pure il primo dell’anno (Maria Santissima Madre di Dio), il 6 gennaio (Epifania del Signore), ma anche l’11 febbraio (Anniversario della stipulazione del Trattato e del Concordato con la Santa Sede) e il lunedì di Pasqua. Nell’infornata del 1949 sono comprese naturalmente la festa della Liberazione (il 25 aprile) e quella del Lavoro (1 maggio), la Festa nazionale della Repubblica (2 giugno), l’Assunzione della Beata Vergine Maria (15 agosto), persino l’Insurrezione di Napoli (il 28 settembre), Tutti i Santi (il 1 novembre) e il giorno dell’Unità nazionale (la prima domenica di novembre). Niente da fare, invece, per il XX settembre, giorno della breccia di Porta Pia, da sempre invocata dai radicali di Marco Pannella.
MEMORIA LUNGA Inizialmente, alcune di queste ricorrenze, quando non cadevano di domenica, comportavano anche riduzioni dell’orario di lavoro negli uffici pubblici e per le scuole o addirittura giorni di vacanza. Previsione cancellata nel 1977 quando venne confermato solo l’obbligo dell’esposizione del Tricolore. Che, per inciso, ha una sua ricorrenza a parte, anzi due: il 7 gennaio istituita Giornata nazionale della bandiera con una legge apposita del 1996 e il 17 marzo, Giornata dell’Unità nazionale. Ma l’elenco ricorrenze istituite successivamente è lungo e variegato. Seguendo il calendario si deve cerchiare il 27 gennaio per il giorno della Memoria, istituito nel 2000 in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti. Per par condicio, nel 2004, è stata istituito il Giorno del ricordo in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano dalmata, delle vicende del confine orientale: si celebra il 10 febbraio. Mentre il 21 dello stesso mese ricorre (dal 2007) la Giornata nazionale del Braille per la sensibilizzazione in favore dei non vedenti.
TERREMOTO E NON SOLO Dal 2012 il 17 marzo è invece la Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’inno e anche della bandiera. Il 6 aprile, forse non tutti sanno che, è la Giornata della memoria per le vittime del terremoto: è stata istituita con una legge nel 2010 per ricordare non solo le devastazioni del 2009 a l’Aquila e negli altri comuni abruzzesi ma anche gli altri eventi sismici e le calamità naturali che hanno colpito l’Italia. E ancora, sempre scorrendo il calendario, il 5 maggio è la Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia, il 9 quello della memoria delle vittime del terrorismo e delle stragi, il 20 è la Giornata della biodiversità di interesse agricolo e alimentare, mentre il 9 settembre è la Giornata dei marinai scomparsi in mare.
LARGO AI NONNI La Festa dei nonni è certamente più nota: si celebra dal 2005 ogni 2 ottobre. Il giorno successivo è la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione, istituita quest’anno. Il 4 ottobre rappresenta un record: è la Giornata del dono dal 2015, ma anche, dal 2005, è più nota come Giornata della pace, della fraternità e del dialogo tra appartenenti a culture e religioni diverse in onore dei patroni d’Italia San Francesco e Santa Caterina da Siena. Bisogna invece attendere fino al 9 ottobre per celebrare la Giornata nazionale della memoria delle vittime dei disastri ambientali ed industriali causati dall’incuria dell’uomo. Scavallato il mese, si scopre che il 9 novembre è il Giorno della libertà in ricordo dell’abbattimento del muro di Berlino, il 12 è quella dei caduti militari e civili nelle missioni internazionali di pace, il 20 è la Giornata dei diritti per l’infanzia e l’adolescenza e si finisce con il 21 con la Giornata nazionale degli alberi.
MA CHE BELLA GIORNATA Poi ci sono le giornate celebrative non istituite con legge ma che sono dedicate alla sensibilizzazione su tematiche assai meritorie. La lista è lunga. Seguendo l’ordine del calendario si scopre che il 9 febbraio è la Giornata nazionale degli stati vegetativi mentre il secondo lunedì dello stesso mese si celebra quella nazionale dell’epilessia. Il 23 marzo è assegnato alla prevenzione oncologia, il 24 si celebra la lettura, il 27 il teatro. La donazione degli organi è ballerina almeno stando al report della Camera: è fissata dal ministro per la Salute tra il 21 marzo e il 31 maggio. Stessa sorte per la Giornata della scuola istituita con dpr nel 1996 e che deve essere individuata dal ministero dell’istruzione d’intesa con la conferenza delle Regioni. La giornata nazionale della donazione del sangue è indetta in genere in coincidenza con la giornata mondiale della donazione. Data certa invece per le iniziative di sensibilizzazione per la salute della donna, il 22 aprile. A maggio, la seconda domenica del mese, è la Giornata nazionale della bicicletta. La terza domenica è dedicata alla musica popolare ma anche al malato oncologico, mentre l’ultima coincide con la Giornata nazionale del sollievo. La prima domenica di giugno è la Giornata dello sport, il 20 quella della distrofia fascio-scapolo-omerale, il 21 la lotta contro le leucemie, linfomi e mieloma, il 28 la prevenzione e la cura dell’incontinenza. L’8 agosto è la Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo, la prima domenica di ottobre quella dell’abbattimento delle barriere architettoniche, mentre la seconda domenica dello stesso mese è la giornata per le vittime degli incidenti sul lavoro. Il 12 ottobre si celebra Cristoforo Colombo e infine chiude la carrellate il 5 dicembre, Giornata nazionale della salute mentale.