“Il Fatto Quotidiano scrive che il M5S non mi vuole più? Chiacchiericcio. Sono solo chiacchiere da bar che non interessano alla gente. Io non ho nessun problema“. Così la deputata del M5S, Carla Ruocco, ai microfoni di Ecg Regione (Radio Cusano Campus), commenta l’articolo odierno di Paola Zanca sulle tensioni tra la parlamentare pentastellata e il Movimento di Grillo. “La verità è che siamo andati molto bene nella festa a Palermo” – continua – “e chiaramente ci sono tanti articoli che parlano di noi. E nell’economia di questi articoli escono anche le ipotesi più fantasiose. Continuiamo e andiamo avanti per programmi, siamo molto concentrati sui temi. Io porto avanti il discorso sulle piccole e medie imprese”. Riguardo al destino del direttorio, precisa: “Il direttorio era, anzi è un gruppo di persone che cercano di agevolare la costruzione di un progetto che è ancora in piedi e sta continuando. A Palermo c’era addirittura un banchetto sul microcredito, perché il nostro fondo va avanti brillantemente e si stanno finanziando migliaia di progetti. Il nostro progetto, insomma, è forte e va avanti”. E aggiunge: “Il nuovo regolamento del M5S? Non credo proprio che si tratta di regole fatte apposta per sospendere Pizzarotti. Non ci sono norme ad personam, ma c’è un modo di fare chiarezza attraverso un regolamento che abbisognava di modifiche proprio nel nome della chiarezza e della trasparenza per tutti. Le regole valgono per tutti, mica per uno sì e uno no”. Ruocco si pronuncia anche sul leader del M5S: “Che Beppe Grillo fosse indispensabile all’interno del Movimento l’ho sempre sostenuto, Beppe Grillo è indispensabile, non è una novità quanto accaduto a Palermo. Davide Casaleggio, poi, se l’è cavata benissimo. Lui è una persona straordinaria“. Sul referendum costituzionale, osserva: “Stavolta i cittadini sono ben preparati, bisogna dire no a questa riforma scellerata che complica ulteriormente il procedimento legislativo. La data del 4 dicembre si commenta da sé, Renzi è in difficoltà e cerca di recuperare ciò che non può più recuperare“. Appunto finale sull’assalto di alcuni attivisti pentastellati ai giornalisti, durante la manifestazione Italia 5 Stelle: “Vorrei sottolineare con molta chiarezza che è da censurare qualunque atteggiamento violento e di mancanza di rispetto. Qualsiasi giornalista che abbia subito questo comportamento ha la nostra totale e assoluta solidarietà. Bisogna rispettare senza se e senza ma il lavoro degli altri. Ci sono, però, giornalisti che certe volte non rispettano la qualità dell’informazione, ma questo è un altro discorso, non implica assolutamente non censurare gli atteggiamenti poco nobili o aggressivi”
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