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Crozza: “Ponte sullo Stretto di Messina? Se fossi Berlusconi, denuncerei Renzi per plagio”

di F. Q.

Copertina di Maurizio Crozza, che apre la nuova puntata di Dimartedì (La7), ironizzando sugli ospiti in studio: “Giova, ci siete tu, Massimo Giannini e Massimo D’Alema. Sembra una pizzata di gente fatta fuori da Renzi. Se ci fosse anche Enrico Letta, sareste come i Duran Duran. Più che Duran Duran potreste fare i ‘Non Duran, Non Duran’. D’Alema, come è andata la vendemmia quest’anno? Lei è qui come viticoltore? D’altra parte, dall’Ulivo al vigneto per lei è stato uno scatto di carriera importante. Ma la vigna, in realtà, è una copertura. Per molti” – continua – “D’Alema è ancora l’eminenza grigia del Pd. D’Alema, lei nel Pd è una specie di guida spirituale. In Tibet hanno il Dalai Lama e nel Pd hanno il Dalai Lema. Tutte le volte che D’Alema parla, la sua opinione sposta consensi. Dalla parte di Renzi… però li sposta. Vedere D’Alema che fa i ‘Comitati per il NO’ è come vedere Vettel, di notte, che entra nei box e manomette la sua Ferrari“. E aggiunge: “D’Alema, se vince il NO, non si ancora è capito se Renzi si dimette. Ma non è che poi torna lei, vero? Finalmente abbiamo la data del referendum: 4 dicembre. Renzi non ha specificato di quale anno, ma sarà un 4 dicembre di questi. Renzi farà un tour con 200 eventi in 60 giorni. Scusate, ma da qui a dicembre, questo paese, chi cazzo lo governa? Ieri da Del Debbio Renzi ha promesso bonus, sconti fiscali, tredicesime, quattordicesime ai pensionati benestanti, quindicesime ai pensionati poveri, sedicesime ai pensionati morti… Ormai Renzi promette Narnia. Mi ricorda qualcuno. Renzi oggi ha promesso il Ponte sullo Stretto. Se fossi Berlusconi, lo denuncerei per plagio“. Il comico si cala nei doppi panni del premier e di Berlusconi: “Signori miei, con il Ponte sullo Stretto potremmo avere 100 mila posti di lavoro in più. Non le basta per votare SI’? Facciamo le Olimpiadi sul Ponte sullo Stretto. Mi raccomando, il 4 dicembre votate per il SI…LVIO”. Crozza torna nelle sue vesti e osserva: “Il Ponte sullo Stretto costerebbe 8 miliardi e mezzo e nello stesso tempo il governo sta pensando di fare dei tagli alla Sanità 7 miliardi. Sono matto io? Non è che ci vuoe un genio: niente ponte, niente tagli. Ci avanza anche un miliardo e mezzo che potremo dare alla Lorenzin per trovarsi un grafico. Il 22 settembre, tra l’altro, era il Fertility Day, il 26 la Giornata Mondiale della Contraccezione. Dovevi trombare il 22 e poi prendere pillola dei 4 giorni dopo”. Commento finale su Roma: “Qui più che il Fertility Day ci vorrebbe un Assessority Day, la giornata mondiale a favore della ricerca di un Assessore al Bilancio kamikaze. A Roma i commercialisti, quando passa la Raggi, fanno finta di frugare nella cartella e dicono: ‘Speriamo non chiami me, cazzo’. Non troveranno un assessore, però hanno trovato un leader, perché è tornato Grillo”. E lo imita: “Belin, ma è meraviglioso. “La Raggi decide su Roma e io decido sulla Raggi. E’ la democrazia diretta. Diretta da me, ma è sempre democrazia

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