Fan degli Yankees chiede la mano della ragazza davanti a migliaia di spettatori, ma al momento della fatidica domanda – vuoi sposarmi? – l’anello d’oro gli scivola dalle mani e cade sugli spalti. Il fatto è accaduto martedì durante la partita New York Yankees-Red Sox. Sono seguiti momenti di imbarazzo, ma fortunatamente, grazie anche all’aiuto degli altri tifosi in tribuna, il ragazzo è riuscito a ritrovare il gioiello
Curiosità - 28 Settembre 2016
Usa, chiede alla ragazza di sposarlo nello stadio gremito di baseball: ma perde l’anello
La Playlist Curiosità
- 13:00 - Dl carceri: Boschi (Iv), 'maggioranza contro ogni diritto dei minori'
Roma, 7 ago. (Adnkronos) - “Con quale coraggio col disegno di legge sicurezza, sostenuto da Lega e Fratelli d’Italia e su cui Forza Italia si è salvata la faccia non partecipando al voto solo perché irrilevante, si cambia una norma del 1930 più garantista di quello che state facendo voi e che prevedeva il rinvio del carcere per le donne incinte e quelle con bambini di meno di un anno? Voi le mandate in carcere con orgoglio, come se il carcere fosse un centro termale”. Così la deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi, capogruppo in Commissione Affari Costituzionali, intervenendo in Aula sul dl carceri
“Matone – prosegue - non fotografa la realtà. Le detenute madri non sono in maggioranza Rom, il racconto che va bene per i talk show è ora che finisca. Nell'ordinamento democratico non si fanno norme razziali che riguardano i rom o chiunque altro. E noi nelle carceri ci andiamo, lì ci sono bambini che non hanno mai giocato con altri bambini e che conoscono solo la realtà del carcere. Il tema non è cosa ha fatto la madre ma il diritto dei bambini. Quello che state facendo è contro ogni convenzione internazionale sul diritto dei minori. Rivendicarlo sulla base di quello che accade nelle metropolitane fa accapponare la pelle”.
“Dovreste mettere soldi sulle case protette, per fare un investimento sul futuro dei bambini. In quel modo forse ci saranno meno delinquenza e meno recidive ma sicuramente avremo cresciuto le persone in condizione di dignità”, conclude.
- 12:59 - Dl carceri: Magi, 'maggioranza calpesta diritti minori'
Roma, 7 ago. (Adnkronos) - “La norma del dl carcere che prevede la possibilità del carcere per donne incinte con bambini di età inferiore a 3 anni non è una forma di protezione come vuole farci intendere l’On. Matone, ma una forma di annientamento della dignità del minore: nessun minore, nessun bambino ha mai avuto alcun tipo di beneficio nell’essere recluso con la propria madre in qualsiasi tipo di struttura”. Così in Aula a Montecitorio Riccardo Magi, segretario di +Europa.
“Dall’intervento della collega Matone abbiamo appreso due cose: la prima è che il governo sta legiferando in maniera etnica, la seconda è che siccome siamo impotenti nei confronti di chi davvero è ai vertici di un meccanismo di racket e non riusciamo a punire chi compie questi reati, allora il governo intende prendersela con le vittime, con le donne vittime di soprusi. E, più indifesi ancora di queste vittime, sono i minori. Arrestare le madri vittime di un meccanismo di sopraffazione e i loro figli non è la strada giusta per chiudere i campi rom. Quello che serve - conclude Magi - è far uscire queste persone dalla dimensione del campo non con il carcere ma con percorsi lavorativi e abitativi alternativi a quella situazione di sfruttamento”.
- 12:59 - Dl carceri: Foti (Fdi), 'da Bonelli offese e avanspettacolo'
Roma, 7 ago. (Adnkronos) - “L’intervento poco onorevole in Aula di Bonelli si qualifica da sé, infarcito come è stato di offese, violazioni del regolamento, logomachie da sinistro avanspettacolo. Sono certo che, con l’incoerenza che gli è propria, altro dirà quando dovrà risponderne nella competente sede parlamentare”. Così Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati.
- 12:58 - Dl carceri: Bonelli, 'rappresaglia maggioranza, questa non è repubblica di Salò'
Roma, 7 ago. (Adnkronos) - “Quello che ha fatto l'onorevole Foti in Aula, con il governo che ha obbedito, si può definire in un solo modo: rappresaglia. È stato mandato un messaggio chiaro alle opposizioni, vale a dire attenti a come parlate, anche sugli ordini del giorno. Se esercitate la vostra libera opinione, il governo cambia posizione. Questa non è la Repubblica di Salò. I deputati di opposizione non sono sub Iudice del capogruppo di FdI a tal punto che devono fare attenzione ad esprimere le loro opinioni pena cambio di parere del governo su pareri già espressi su Odg. Nessuno in quest'aula può ordinare al governo di cambiare opinione su un ordine del giorno e il governo non dovrebbe obbedire. È una cosa gravissima. I deputati di opposizione hanno tutto il diritto esercitare la loro libera opinione. Non ci lasceremo intimidire”. Così il deputato di AVS Angelo Bonelli, intervenendo in Aula alla Camera dei Deputati, in merito al dibattito sull'ordine del giorno al decreto carceri per chiedere più sostegno alle case famiglie protette in difesa dei figli minori in carcere.
“Definiscono noi "manettari", quando chi è venuto con il tintinnio delle manette e con il cappio in questa Aula è stata la Lega. E Forza Italia fa parte di questa maggioranza. Perché avete cambiato opinione sul finanziamento delle case di accoglienza? Questa è discriminazione etnica. Siete garantisti a corrente alternata”, conclude.
- 12:40 - Daily Crown: Camilla e Carlo come Sandra e Raimondo, bisticciano sul clima in casa
Londra, 7 ago. (Adnkronos) - La vita è una lotta. Il detto popolare non risparmia nessuno, nemmeno chi ha il sangue blu. E così si scopre che Carlo e Camilla bisticciano spesso su tante questioni, perché, a detta della sorella della regina, i sovrani hanno due caratteri diametralmente opposti. Annabel Elliot, infatti, descrive gli inquilini di Buckingham Palace come "poli opposti", cosa che darebbe origine a molte "discussioni" in famiglia, ad esempio sulla temperatura che dovrebbe esserci in casa.
Si sa che re Carlo ami il fresco e desideri che una leggera brezzolina attraversi costantemente i suoi appartamenti, mentre Camilla preferisca un caldo e accogliente tepore. Ma, secondo la sorella della regina - citata nella biografia di Robert Hardman, 'King Charles: New King. New Court. The Inside Story' - proprio come i nostrani Sandra e Raimondo, non sarebbe improbabile vedere le loro maestà, il primo aprire le finestre e la seconda richiuderle di soppiatto, alla prima distrazione del sovrano.
Fortuna vuole che, se è vero che i monarchi risiedono principalmente a Clarence House, a Londra, possono in ogni caso dividersi tra altre residenze reali, tra cui Highgrove House nel Gloucestershire e Birkhall in Scozia. Non dovrebbe essere perciò troppo complicato esaudire eventuali e divergenti desideri climatici. Fatto sta, che nella sua intervista, la Elliot parli scherzosamente di "battaglia continua" fra i due, quando "lui apre la finestra e lei si intrufola per chiuderla".
E se è vero che la regina Camilla "vince su quasi tutte le altre cose", per quanto riguarda le finestre, "l'ha quasi sempre vinta re Carlo". D'altronde, in passato anche l'ex segretario alle comunicazioni del monarca, Julian Payne, aveva detto al Sun che il sovrano voleva che le finestre in Scozia restassero aperte addirittura durante l'inverno. "Il re non ama restare in casa per troppo tempo e tiene sempre le finestre spalancate - aveva raccontato - Un incontro a Birkhall, la sua casa nelle Highlands, nel bel mezzo dell'inverno, non è adatto ai deboli di cuore. Ricordo più di un'occasione in cui ho pensato di essermi effettivamente congelato, mentre cercavo di scrivere con una mano che non riuscivo più a sentire".
- 12:19 - Al via servizio 'Fast Track' di Telepass con accesso prioritario ai controlli
Roma, 7 ago. (Adnkronos) - Accesso prioritario ai controlli di sicurezza presso gli aeroporti di Roma Fiumicino e Ciampino, così come nei principali scali italiani di Milano, Torino e Napoli. È il nuovo servizio ‘Fast Track’ dedicato ai clienti Telepass che hanno un biglietto aereo e lanciato dalla società italiana leader nella smart mobility e nel telepedaggio, in Italia e in Europa, in vista delle partenze estive. I clienti potranno presentarsi al varco dei principali aeroporti italiani mostrando la carta d’imbarco e il QR code del Fast Track di Telepass nella schermata della app del proprio telefono e velocizzare il percorso.
Dopo l’autostrada, i parcheggi e lo skipass, l’esperienza di viaggio fluido e non-stop di Telepass si sposta negli aeroporti. Come in autostrada, dove dal 1990 permette di transitare senza fermarsi nelle corsie dedicate - spiega una nota - il nuovo servizio consente ai clienti di sperimentare la stessa esperienza anche in aeroporto, passando i controlli di sicurezza attraverso l’accesso prioritario e gratuito del varco Fast Track, una corsia preferenziale che permette di raggiungere in modo facile e veloce l’area di imbarco, riducendo i tempi di attesa e garantendo un’esperienza di viaggio ancora più semplice.
È "un nuovo servizio per i nostri clienti che amano viaggiare senza incorrere in ostacoli e barriere - afferma Aldo Agostinelli, Chief Consumer Sales and Marketing Officer Telepass – Vogliamo continuare a tenere fede alla promessa fatta agli automobilisti: farli passare in un “beep” per valorizzare al meglio il loro tempo".
"Il nuovo servizio si sposa perfettamente con la nostra missione di promuovere una mobilità sempre più fluida, che potenzia le persone in movimento, non solo in autostrada e in città ma, da oggi, anche in aeroporto. - spiega Agostinelli - Offriamo un’esperienza completa e digitale che può accompagnare le persone in tutte le fasi del viaggio: dall’acquisto del biglietto aereo - illustra - al pagamento del parcheggio convenzionato in aeroporto, passando per il fast track e, una volta a destinazione, al pagamento dei taxi e dei mezzi di trasporto. Vogliamo continuare a rafforzare la qualità e la capillarità della nostra offerta e nei prossimi mesi ci saranno ulteriori novità importanti".
Nel dettaglio, i clienti possono richiedere il servizio con la app, accedendo alla sezione ‘Riepilogo’, facendo tap su ‘Fast Track’ e inserendo codice fiscale ed e-mail collegati a un contratto Telepass attivo. Una volta inseriti i dati, sarà generato un QR code che sarà inviato al cliente tramite e-mail e che potrà essere utilizzato per accedere alla corsia dedicata in aeroporto. Ogni cliente ha a disposizione fino a un massimo di 5 Fast Track che potrà utilizzare per sé o per i propri compagni di viaggio.
Il Fast Track non va stampato, ma il QR code va mostrato nel momento in cui si accede alla corsia dedicata. Il servizio è omaggiato fino al 31 dicembre per i clienti Base mentre sarà gratuito, anche successivamente, per quelli Plus. Nei prossimi giorni, il servizio sarà attivato anche in altri aeroporti italiani.
- 11:59 - M5S: lettera 11 ex eletti in difesa Grillo, 'Conte si assuma responsabilità tracollo'
Roma, 7 ago. (Adnkronos) - "'L’ingratitudine è una mescolanza di egoismo, orgoglio e stupidità', affermava Cartesio. 'Di norma, gli uomini sono stupidi, ingrati invidiosi, bramosi degli averi altrui; abusano della propria superiorità quando sono forti e diventano delinquenti quando sono deboli'-aggiungeva Voltaire. Solo per contribuire a ripristinare la verità storica, fattuale e poi anche politica, interveniamo in merito alle evidenti divergenze tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo, il fondatore del M5S, assieme a Gianroberto Casaleggio, il visionario mite e determinato, purtroppo scomparso prematuramente, ai quali molti "smemorati di Collegno", senza arte né parte, dovrebbero dimostrare rispetto e gratitudine. Questo perché il silenzio non è più un'opzione". Inizia così, con un incipit di fuoco, la lettera visionata dall'Adnkronos che 11 ex parlamentari del M5S hanno messo nero su bianco entrando a gamba tesa nello scontro tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte. Tra i firmatari intervenuti in difesa del garante e cofondatore del Movimento, anche volti storici e di peso del M5S, come Nicola Morra, Elio Lannutti e Alessio Villarosa. A siglarla sono inoltre Rosa Silvana Abate, Ehm Yana Chiara, Jessica Costanzo, Emanuele Dessì, Michele Sodano, Simona Suriano, Raffaele Trano e Andrea Vallascas.
"La lettera di Conte in risposta a Grillo ha profondamente colpito molti di noi per i modi - scrivono gli 11 ex -, oltre che per il contenuto. Questo grottesco "scontro" tra i due "leader" di un movimento che doveva essere "leaderless" è esattamente ciò che l'establishment desiderava: un Movimento 5 Stelle indebolito e diviso, avendo fallito il suo progetto di rivoluzione culturale, sempre più inconsapevolmente strumento del sistema. L'idea di un'assemblea costituente per rimettere in carreggiata il fu movimento ora partito riecheggia le pratiche dei vecchi partiti che si volevano pensionare. È questo il destino del M5S? Cosa si vuole “costituire”? Trasformarsi in un clone del PD adottando stesse logiche e uguali metodi della politica tradizionale che ha devastato l'Italia negli ultimi decenni sottraendo presente oltre che futuro a tutti noi? Abbiamo cercato in ogni modo di far comprendere che sostenere Draghi sarebbe stato un errore fatale per il Movimento", scrivono gli ex, chiedendo a Conte di assumersi la responsabilità "del tracollo" registrato alle ultime europee.
"Ricordiamo le parole di Conte mentre tentavamo di ribadire l'essenza e la storia del M5S che per sua natura non poteva essere perno di un esecutivo di quel genere. La sua risposta fu: "Se fossi iscritto a Rousseau, voterei la fiducia a Draghi". Ognuno si prenda le proprie responsabilità - chiedono dunque gli ex eletti -. Oggi chi si scusa con gli iscritti, si dimentica di alcuni, gli espulsi, che hanno pagato un conto durissimo per aver mantenuto fede ai principi ed esclusi perché scomodamente eretici. Le scuse tardive non cancellano le responsabilità di chi ha preferito il potere al servizio, perché il Movimento con la M maiuscola era nato il 4 ottobre non per caso ma per servire gli ultimi. Come può un leader che ha guidato il Movimento dal 32,7% al 9,99% non assumersi minimamente la colpa di questo tracollo? Sembra sentirlo "Sono tutti responsabili tranne me!!!"", accusano.
"Quel Movimento è stato completamente stravolto. Il cambiamento è necessario, ma lo stravolgimento senza valutarne gli effetti e rispettare identità e storia di chi sta cambiando è spesso puro caos e protagonismo narcisista. È come vincere due campionati del mondo e, alla prima sconfitta, gettare alle ortiche tutto ciò che ha portato al successo. Follia o strategia calcolata? Beppe Grillo ha sicuramente commesso errori, ma ha dato l'anima per far nascere l'unica vera innovazione capace di far tornare entusiasmo nei confronti della politica. Scaricare tutta la colpa delle difficoltà del fu movimento su Grillo è assolutamente scorretto, così come lo è affermare che il garante cercasse un incontro ristretto di pochi fidati ruffiani per cambiare le regole del movimento stesso".
"Chi conosce Beppe sa - si dicono convinti Villarosa, Lannutti, Morra e gli altri - che chiedeva il solito confronto, come si è sempre fatto negli anni, con tutti, ribadiamo tutti, gli eletti a Roma, perché se sono lì in qualche misura c'entra anche lui, il Garante. La crisi di consenso non deriva dalla mancanza di cambiamento. Al contrario, il Movimento è cambiato radicalmente negli ultimi anni, tanto da assomigliare molto a ciò che doveva combattere, e questo ha generato dubbi e confusione tra gli elettori. Che hanno abbandonato quel soggetto politico, anche se fior fiore di direttori di giornali hanno incensato il professore Conte come l'unto del Signore, l'uomo della Provvidenza, il risolutore dei problemi delle persone umili e dei lavoratori silenziosi, dei giovani che dopo aver studiato debbono o emigrare per lavorare o svendersi per rimanere in un paese che privilegia non il sapere, ma il conoscere (le persone importanti, a scampo di equivoci)".
"È assurdo leggere - rincarano la dose - che qualcuno si sia sentito "costretto" a votare provvedimenti dannosi proposti da Draghi. Molti dei parlamentari eletti col Movimento non hanno votato la fiducia, in presenza di un voto in rete evidentemente "orientato" anche da dichiarazioni dello stesso Conte, ora smemorato! Non si può scaricare sempre la colpa su altri smentendo se stessi. La rete conserva traccia e sbugiarda non solo il Pinocchio di Rignano, ma anche gli attori che fingono di non ricordare! Fa poi rabbia leggere nella lettera del capo politico attuale fantasie sui gruppi territoriali. È evidente a tutti che il Movimento nei territori non esiste più".
"I veri attivisti, quelli che hanno sempre lavorato senza secondi fini, senza ambire alla candidatura, hanno capito che il Movimento era diventato un partito come gli altri, da "partita del cuore” tutti abbracciati affettuosamente. Serve credibilità, non nuova organizzazione. Infine, si dice: "Siamo e dovremo sempre essere radicali nel difendere i nostri principi e valori." Ma allora perché si sta cambiando continuamente il Movimento? In Italia, purtroppo, molti si fanno influenzare più dalle personalità artificiosamente create dai media e dai social che dalle idee, dalla profondità di pensiero. Questo, della mitologia farlocca di "capi" che poi scaricano sugli altri loro responsabilità, è esattamente ciò che abbiamo sempre cercato di cambiare. Il Movimento 5 Stelle non era proprietà di nessuno. Era una casa dei cittadini in cui tutti erano ospiti, non padroni. È giusto ricordare le radici, rispettare i principi che hanno reso coinvolgente quel progetto. Non sappiamo se un futuro nuovo Movimento potrà riconquistare la fiducia degli italiani e tornare ad essere quel motore di cambiamento di cui il Paese, paradossalmente, ha immediata necessità".
Segue un post scriptum con una serie di domande dirette al presidente pentastellato: "Perchè e da chi fu dichiarata"votabile" la “riforma Cartabia” pur di non far cadere il governo così come per tutto il resto delle porcherie votate? Come si è potuto far parte di un Governo che inviava armi in Ucraina? Come mai non è stata revocata la concessione ai Benetton per giusta causa, dopo la tragedia del ponte Morandi e le 43 vittime? Il collegio di garanzia del senato aveva sentenziato il reintegro degli espulsi perché nessuno ne ha dato seguito? Oggi si chiede alla “base" ma perché non è stata consultata per uscire dal governo Draghi, per entrare nella giunta pugliese e in Left in Europa?", l'ultimo interrogativo degli ex.