Prima o poi doveva succedere. Magari no, ma come diceva il buon vecchio Ernest Hemingway, parola più parola meno, fai durare una storia abbastanza a lungo e vedrai che avrà un triste finale. Quindi sì, doveva proprio succedere. E in effetti è finita proprio male
Prima o poi doveva succedere. Magari no, ma come diceva il buon vecchio Ernest Hemingway, parola più parola meno, fai durare una storia abbastanza a lungo e vedrai che avrà un triste finale. Quindi sì, doveva proprio succedere. E in effetti è finita proprio male. Una di quelle notizie che, se uno te la preannunciasse in una bella giornata d’estate, di quelle col sole, l’aria pulita, quel senso di gioia e felicità che prelude a una vacanza anche piuttosto lunga, ecco, se uno te la preannunciasse in una bella giornata così ti verrebbe da ridere, incredulo, perché va bene tutto, va bene lasciarsi andare anche a presagi apocalittici, va bene pensare che la crisi in cui siamo incappati non può che essere il preludio alla decadenza, ma certe cose uno non se le può davvero immaginare. Invece è successo. E difficilmente troveremo da qualche parte la forza e il coraggio di andare avanti, di sollevare la testa, guardare negli occhi le persone a cui vogliamo bene, ipotizzare con loro un futuro, magari non correre troppo in là nel tempo, ma anche semplicemente un futuro prossimo.
Succede che le Directioners fanno girare un foto di Coso, lì, il tizio degli One Direction, e dicono che assomiglia parecchio a Mick Jagger. Loro, che sono le Directioners, e in qualche modo uno ci deve fare i conti, sottolineano come Mick Jagger sia il cantante dei Rolling Stones, perché se sei una Directioners, cioè la fan degli One Direction, non è che sei tenuta a capirci qualcosa di musica, ti basta Coso e gli altri. Ora, mi fermo un attimo. Se non sapete chi siano le Directioners e non sapete chi siano gli One Direction forse una speranza c’è. Forse, si fotta Hemingway, la storia può prendere un finale diverso, alla fine vincono i buoni. Se invece non sapete chi sia Mick Jagger, beh, che dire, Hemingway ha impiegato anche troppo tempo a porre fine alla sua vita, e avesse saputo della vostra esistenza l’avrebbe fatta finita anche prima.
Gli One Direction sono la pop band del momento. Una creatura nata a tavolino per volontà di Simon Cowell, ideatore tra l’altro di X Factor. Uno che, oggi che padre Amorth ha abbandonato questa valle di lacrime, ha davvero campo libero per portare a compimento il suo piano malefico e finire l’umanità a suon di karaoke. Una pop band che si è messa in evidenza più per il bell’aspetto dei suoi componenti che per l’originalità delle proprie canzoni, quasi tutte un po’ troppo somiglianti a qualche altra canzone, ma che, va detto, hanno pur sempre venduto qualche milione di copie.
Coso, quello che stando a quel che sostengono alcune Directioners, assomiglia a Mick Jagger è in qualche modo il leader della band. Anzi, da che se n’è andato tale Zayn Malik, è praticamente il solo leader della band. Quello sul cui culo, giuro, girano decine di migliaia di tweet. Quello che, e anche su questo sarei disposto a giurare, girano voci riguardo un presunto fidanzamento con un altro della band, con tanto di dediche reciproche, tatuaggi divisi a metà e tutta quell’iconografia giovanilistica che, lo confesso, sta lì alla portata di tutti, ma non mia.
Coso, però, è il leader. Ha un bel culo. Forse è gay. E qualcuno sostiene assomigli a Mick Jagger. Che è un po’ come dire che l’umanità, in fondo, non merita seconde possibilità. Che se ci siamo comportati in questo modo fin qui, devastando il pianeta, dichiarandoci guerra a ogni giro di walzer, arrivando addirittura a far passare per normale il fatto che Bianca Atzei arrivi a Sanremo tra i Big, prima ancora di aver pubblicato un solo album, ecco, se abbiamo fatto tutto questo, forse, l’estinzione non è poi da vedere come un male assoluto. Anzi.
Cioè, se avete un minimo di dimestichezza col mondo della letteratura horror, con quei romanzi, o magari anche solo con quei film, in cui sta per succedere qualcosa di davvero brutto, definitivo, all’umanità, saprete perfettamente che ogni apocalisse che si possa dir tale è preannunciata da presagi belli chiari. La nascita di un bambino sprovvisto di occhi e di cuore. Una Madonna che sanguina dagli occhi. Un’eclissi di sole che arriva e non sembra intenzionata a andare via. Insomma, presagi. Ecco. Coso che assomiglia a Mick Jagger a noi sembra un presagio di quelli che, te lo dicono, e immediatamente capisci che è inutile star lì a pensare come pagare la prossima rata del mutuo, mica ci arriviamo alla prossima fine del mese, moriamo prima tutti. E non ci sarà mica un Bruce Willis a salvarci dall’asteroide che probabilmente sta per distruggere il pianeta, con sotto la voce lancinante di Steven Tyler che canta I Don’t Wanna Miss a Thing. No, Coso assomiglia a Mick Jagger è un presagio chiaro. Salutate i vostri cari, premuratevi di farvi trovare con indosso le mutande pulite, perché tempo qualche ora e il gioco è fatto, il mondo imploderà senza lasciare traccia di sé.
Noi, ovviamente, uno sguardo alla foto l’abbiamo data. E sarà quella sana voglia di vivere che, nonostante tutto, non ci vuole abbandonare, tutta questa somiglianza non l’abbiamo trovata. Ma la fine del mondo vince sull’ottimismo senza neanche giocare la partita, è noto. Il presagio di Coso è lì, fatevene tutti una ragione.