Un altro autorevole girotondino di ritorno è Pier Ferdinando Casini. Anche lui, come Fini, svelto per anni a difendere ogni legge vergogna e a coprire ogni gaffe, salvo poi togliersi molti sassolini dalle scarpe alla fine della storia, arrivata dopo la sconfitta elettorale del centrodestra nel 2006. Che, col senno di poi, il leader dell’Udc analizzò così: “Se Berlusconi, nei cinque anni di governo, si fosse occupato meno di giustizia e di televisione forse avremmo rivinto le elezioni” (Otto e mezzo, 25 ottobre 2007). In pratica lo stesso concetto che campeggiava su un cartello girotondino: “Iddu pensa solo a iddu” (mutuato dall’intercettazione fra due mafiosi detenuti che si lamentavano di certi provvedimenti legislativi che stentavano a materializzarsi). E ancora: “Il partito della libertà ha più i requisiti di una proprietà privata di qualcuno” (17 febbraio 2008). Dunque conflitto d’interessi, partito-azienda… Quello che da anni andavano ripetendo gli antiberlusconiani, ma come mai lui che è stato al fianco del Leader fin dal 1994 ci ha messo così tanto tempo ad accorgersene?

Lo spiegherà qualche anno più tardi a una manifestazione dell’Udc: ”Io ho sbagliato, perché 15 anni fa ero convinto che l’avventura berlusconiana potesse in qualche modo assorbire le anomalie legate al suo leader”, ha ammesso. ”Poi mi sono accorto che più il tempo passava più si moltiplicavano le anomalie” (23 ottobre 2010). Anzi, rivendicherà più avanti Casini, ”il nostro partito ha capito per primo l’inganno di Berlusconi, proprio mentre metà degli italiani sposavano le sue illusioni” (20 luglio 2012). E gli epici ingaggi all’arma bianca contro i magistrati? ”L’attacco alla magistratura di Berlusconi è demenziale” (2 dicembre 2010). Certo l’ex Cavaliere non ha incassato in silenzio i colpi dei due ex: ”Sono i peggiori personaggi che abbia mai avuto modo di incontrare in vita mia” (Telecamere, 11 febbraio 2013). Tante alleanze si sono rotte nella Seconda repubblica, a partire dalla drammatica frattura a sinistra fra Bertinotti e Prodi. Che ancora brucia, ma non ha mai portato a rese dei conti di questo tenore.

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