“La scuola italiana ha alcune carenze e problemi da superare. Tra questi quello della sicurezza e della adeguata qualità degli edifici e delle aule”. Lo ha detto Sergio Mattarella partecipando a una cerimonia di inaugurazione dell’annno scolastico a Sondrio. in quel momento, nella stessa regione, ma in provincia di Milano, accadeva un nuovo incidente in un istituto, proprio a causa di carenze strutturali. Due studenti sono rimasti feriti dopo il crollo dell’intonaco del soffitto della scuola media Manzoni di Rho, in provincia di Milano. Nel capoluogo lombardo, nei giorni scorsi, si era verificato un altro incidente analogo, su cui i genitori hanno chiesto chiarezza al Comune (leggi).

L’INCIDENTE DI RHO – Due tredicenni – un ragazzo e una ragazza – sono stati trasportati al pronto soccorso per essere medicati, anche se al momento non sono note le loro condizioni di salute. Un terzo allievo delle Manzoni è rimasto colpito dall’intonaco, ma non ha avuto bisogno delle cure dell’ospedale. I vigili del fuoco hanno dichiarato inagibile l’aula interessata dal crollo e poco dopo il sindaco Pietro Romano ha disposto la chiusura dell’intero edificio. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri per i primi rilievi sull’accaduto. Il distacco, spiega il Comune con una nota, ha interessato “circa due-tre metri quadri di intonaco”. Per precauzione il sindaco Romano ha disposto la chiusura dell’edificio fino a mercoledì quando gli studenti riprenderanno le lezioni in un’altra struttura, le scuole Bonecchi. L’incidente avviene a poche ore di distanza dalla scoperta di un altro crollo in una scuola del Milanese: in quel caso si trattava della “Mameli” in Via Linneo, e ad aver ceduto era stato il soffitto della palestra.

IL SINDACO: “I LAVORI SAREBBERO PARTITI TRA 15-20 GIORNI” – Il primo cittadino ha spiegato che il Comune aveva già commissionato, tramite un finanziamento del Miur, “l’esecuzione di indagini diagnostiche al fine di accertare il rischio del distacco degli intonaci nelle scuole primarie e secondarie. L’esito della perizia, consegnataci a luglio, evidenziava situazioni di possibile distacco dell’intonaco ‘a macchia di leopardo’ ed indicava varie tempistiche per gli interventi” in base alla gravità dei singoli casi. Ad agosto, ha proseguito Romano, sono stati effettuati degli interventi “per eliminare le situazioni che la perizia indicava come ad alto rischio di distacco dell’intonaco”. Per le altre, invece, il sindaco ha precisato che la Giunta di Rho “con delibera del 20 settembre 2016 aveva già approvato il progetto tecnico stanziando la somma di 300mila euro proprio per eliminare tutte le situazioni di pericolo, che comunque la perizia indicava come non imminente. I lavori sarebbero partiti nel giro di 15-20 giorni”. Quanto alla scuola “Manzoni”, “si pensava – ha proseguito Romano – di intervenire separatamente in ciascuna aula, senza dover così chiudere la scuola”. Ipotesi che il crollo di oggi ha però reso sconsigliabile.

 

MATTARELLA: “ADEGUARE LE STRUTTURE” – La notizia del ferimento dei due studenti della “Manzoni” di Rho arriva negli stessi minuti in cui a parlare di sicurezza degli edifici  il presidente della Repubblica Sergio Mattarella parlava di sicurezza nelle scuole da Sondrio, dove ha inaugurato ufficialmente l’anno scolastico. “La scuola italiana – ha detto il Capo dello Stato – ha alcune carenze e problemi da superare. Tra questi, quello della sicurezza e della adeguata qualità degli edifici e delle aule. È certamente apprezzabile la decisione del governo di stanziare ulteriori e importanti cifre per la messa a norma degli edifici scolastici. L’auspicio condiviso è che il piano proceda con la massima celerità e la massima efficacia possibile”. Nei giorni scorsi, all’annuncio di un possibile rilancio del Ponte sullo Stretto da parte di Matteo Renzi, Beppe Grillo aveva ripubblicato un tweet del 2012 del premier, in cui scriveva “gli 8 miliardi del ponte sullo stretto li dessero alle scuole” (leggi). Ed è di poche settimane fa il rapporto Cittadinanzattiva, in cui si parla dei problemi strutturali degli edifici e si fa il punto dei numerosi crolli che si sono susseguiti nell’ultimo anno all’interno delle strutture (leggi).

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