Missione compiuta, addio Rosetta. La sonda dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) si è spenta dopo aver toccato il suolo della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. Dopo quasi dodici anni Rosetta ha concluso il suo viaggio nella regione di Ma’at, un’area ricca di crateri in attività da dove fuoriescono gas e polveri. Per la prima volta gli scienziati sono riusciti a portare una sonda in orbita vicino ad una cometa. Gli ultimi minuti della diretta sono stati seguiti dal centro Esa in Germania, a Darmstadt. La perdita del segnale ha testimoniato la conclusione definitiva della missione. “C’è uno stato d’animo altalenante, non si può fare a meno di pensare ha detto il direttore di Volo della missione, Andrea Accomazzo. “È l’occasione per ripensare i tanti successi e i primati della missione, la prima ad essersi avvicinata tanto a una cometa e ad aver rilasciato sulla superficie un lander, Philae, dopo aver viaggiato per dieci anni attraverso il Sistema Solare”. Rosetta ha poi mandato l’ultimo tweet: “Mentre mi avvicino alla superficie il mio strumento Rosina indica l’aumento della pressione dei gas intorno alla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko”
La missione Rosetta era cominciata il 2 marzo del 2004 e da quel giorno la sonda ha compiuto una lunga strada attraverso il sistema solare. Nichi d’Amico, presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), ha commentato: “L’Italia, con l’istituto Nazionale di Astrofisica, l’Asi e varie industrie nazionali, ha giocato un ruolo di primo piano in questa missione europea. I miei complimenti – ha aggiunto – vanno ai nostri scienziati, che hanno ottenuto risultati unici, forse irripetibili, regalandoci non solo la migliore visione mai avuta di una cometa, ma ampliando le nostre conoscenze sulla storia e l’evoluzione di tutto il nostro Sistema solare”.
C’è molta Italia nella missione di Rosetta. Il colosso aerospaziale Leonardo ha gestito la progettazione e la realizzazione degli strumenti scientifici sviluppati con l’Istituto Nazionale di Astrofisica, Università Parthenope di Napoli, Politecnico di Milano e l’Università di Padova-Cisas. Per Paolo Ferri, direttore delle operazioni della missione Rosetta “è un giorno speciale, un po’ triste”. L’ultimo saluto l’ha dato poi Roberto Battiston, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana: “Rosetta e il suo lander Philae hanno catturato l’attenzione di milioni di persone. Questa è l’Europa che amiamo, è l’Europa migliore. Ora Rosetta e Philae diventano parte dell’Universo”.L’Agenzia Spaziale Europea ha lanciato poi su twitter l’ultimo saluto in tutte le lingue del mondo alla sonda Rosetta.
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