Trovate tracce di di benzoilecgonina in un controllo antidoping dello scorso 22 settembre. L'entourage del pugile britannico non ha ancora commentato la vicenda. Il 29 ottobre avrebbe dovuto affrontare l'ex campione ucraino Klitschko per la rivincita
Il campione del mondo dei pesi massimi, Tyson Fury, è risultato positivo alla cocaina in un controllo antidoping effettuato il 22 settembre dalla VADA (Voluntary Anti-Doping Association). Lo rivela ESPN che sul proprio sito ha pubblicato una lettera della VADA inviata all’entourage di Fury, al suo avversario nella finale Wladimir Klitschko, alla British Boxing Board of Control e alla United States’ Association of Boxing Commissions. Dal documento risultano tracce di benzoilecgonina nel test effettuato a Lancaster, in Inghilterra. Se i risultati dovessero essere confermati il pugile inglese rischia di perdere i titoli Wba e Wbo dei massimi conquistati proprio l’anno scorso contro l’ucraino Klitschko.
L’entourage di Fury non ha ancora commentato la vicenda. Il regolamento della VADA non considera la cocaina sostanza dopante se assunta in un periodo in cui non sono previste competizioni. Il pugile aveva rimandato la rivincita contro Klitschko “per problemi di salute mentale” a data da destinarsi. Dopo 25 incontri consecutivi da imbattuto Fury rischia seriamente di perdere il titolo. Il campione britannico inoltre il 4 novembre dovrà presentarsi a un’udienza della WADA per presunta positività al nandrolone, una sostanza dopante. Nel caso dovesse essere considerato colpevole scatterebbe la squalifica.