Cronaca

Migranti, nove morti nel Canale di Sicilia. Tratte in salvo oltre 6mila persone

Sfruttando le migliori condizioni meteorologiche, una quarantina di barconi ha tentato di attraversare il Mediterraneo e raggiungere le coste italiane. Le operazioni di soccorso sono coordinate dalla Guardia costiera, col supporto della Marina militare e di organizzazioni non governative

Nove morti e quasi 6mila salvati: è questo il bilancio di una nuova giornata di sbarchi e traversate nel Canale di Sicilia. Sette vittime sono state ritrovate su uno stesso barcone; un’altra viaggiava su un’imbarcazione diversa e una, infine, recuperata in gravi condizioni in alto mare, è deceduta mentre veniva trasportata verso la terraferma dalla Guardia Costiera.

 

Nel giorno del terzo anniversario della strage di Lampedusa, in cui morirono 366 persone, sono stati 6.055 i migranti tratti in salvo. Viaggiavano su 39 imbarcazioni (32 gommoni, 5 barconi e 2 zattere) che sono stati soccorsi dalle navi della Guardia Costiera, della Marina militare e da organizzazioni non governative (Medici senza frontiere, SOS Méditerranée, Life Boat, Sea Watch e Boat Refugee). La stessa Guardia costiera ha curato l’evacuazione medica, attraverso una motovedetta, di una donna e un bambino che accusavano gravi problemi di salute e che sono stati poi trasportati in elicottero direttamente a Lampedusa.

L’intenso traffico di barconi e gommoni che si è registrato in giornata è dovuto al miglioramento delle condizioni meteorologiche, dopo che per vari giorni il maltempo aveva reso il mare impraticabile.